lunedì 31 gennaio 2011

Al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Val di Sangro: LA CITTA' DI FOSSACESIA PARTECIPA UFFICIALMENTE ALLO SCIOPERO DEL 28.01.2011

La Mozione presentata il 25 gennaio dall'Assessore Andrea Rosario Natale e dalla Capogruppo di Fossacesia-Città Attiva, Lara Polsoni, di cui è possibile leggere di seguito il testo approvato, è PASSATA all'UNANIMITA' durante l'ultimo Consiglio Comunale di Fossacesia lo scorso 27 gennaio 2011.
In forza della Mozione la Città di Fossacesia è stata presente alla Manifestazione di Lanciano al fianco dei lavoratori il 28 gennaio allo sciopero dei Metalmeccanici indetto dalla FIOM-CIGL.

"E' una piccola-grande vittoria - inizia l'Assessore Natale (PRC-FDS) - ma non per noi, in primis lo è per le lavoratrici ed i lavoratori di Fossacesia e della Val di Sangro".
"Abbiamo presentato la mozione - prosegue Natale, cofirmatario insieme al Capogruppo Lara Polsoni - per dare voce alle preoccupazioni di chi lavora in Sevel ed accendere una luce su un potenziale rischio che incombe su tutta la Val di Sangro. Esiste la seria possibilità che nel 2014 la Sevel chiuda e questa cosa sembra preoccupare solamente i lavoratori e alcuni sindacati e i partiti di Sinistra. Non vedo l'attenzione necessaria, sopratutto da parte del Presidente Chiodi. Per non parlare del Governo e del Ministro Romani che sono impegnati in altre questioni in questo momento".
"In Italia ed in Abruzzo la necessità è rimettere il lavoro al centro del dibattito politico e l'uomo al centro delle scelte che si fanno nei singoli stabilimenti e nelle politiche di sviluppo dei territori - continua Natale - Non possiamo pensare di competere con Cina e India sul costo del lavoro, dobbiamo puntare a produzioni eco-efficienti, a fare innovazione tecnologica, investendo in ricerca e defiscalizzando gli investimenti delle imprese nella ricerca. Nel 1973 la Fiat aveva pensato al TOTEM (Total Energy Module) un cogeneratore che era in grado di generare calore ed energia elettrica ottimizzando il rendimento. Con 15 kW, la potenza elettrica generata da un singolo modulo poteva bastare a soddisfare il fabbisogno medio di 5-10 appartamenti, mentre con il calore di 33.500 chilocalorie/h sviluppato dal sistema si potevano riscaldare un paio di appartamenti. La FIAT produsse il TOTEM in piccole quantità fino al 1985. Oggi il TOTEM avrebbe consentito, ulteriormente sviluppato, di convertire molti stabilimenti e di non chiuderne nessuno! Oggi invece è in Germania- aggiunge Natale - che strutture analoghe al TOTEM, con taglie che vanno da 2kW a 100kW, vengono utilizzate in svariate realtà, dai piccoli appartamenti alle fabbriche di una certa dimensione. Nel 2009 c'è stato un accordo, tra la compagnia energetica Lichtblick e l'azienda costruttrice di automobili Volkswagen, per poter sviluppare il progetto Ecoblue che prevedeva l'installazione per il 2010, nella sola città di Amburgo, di circa 100.000 impianti di cogenerazione collegati ad internet e collegati alla rete di distribuzione elettrica in modo da avere tantissime minicentrali che possono immettere a richiesta l'energia elettrica necessaria, avendo la possibilità di accendere queste microcentrali in pochi secondi, rispetto alle 6 ore di accensione di una centrale termoelettrica o alla continua accensione di una centarle nucleare. Perchè la FIAT ha abbandonato il TOTEM? Perchè Fiat ed ENEL non pensano a queste tipologie di collaboraizonie invece di investire in tecnologie ormai superate, obsolete, inquinanti e destinate a scomparire come i SUV e il nucleare? Perchè Marchionne non punta a proggettualità di questa innovazione? - chiede Natale".

"E' troppo facile fare i manager tagliando sul costo della manodopera! La politica deve stare vicino agli operai e rendere possibili e praticabili, insieme alle aziende, percorsi che stimolino l'innovazione, la riduzione dei costi energetici, il miglioramento della mobilità, dell'intermodalità - conlude Natale - così da difendere la dignità dei lavoratori, far crescere le imprese ed il benessere, tenendo a casa i giovani ricercatori che sono costretti oggi ad andare all'estero e facendo si anche che l'impatto sul nosto Pianeta Terra diminuisca".
DI SEGUITO SI RIPORTA IL TESTO DELLA MOZIONE APPROVATA ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO COMUNALE DI FOSSACESIA NELLA SEDUTA DEL 27.01.2011:
Oggetto: Situazione Lavorativa in Val di Sangro – Stabilimento SEVEL di Atessa: Impegno a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori
PREMESSO che dal 2008 al 2010 è sensibilmente calata la produttività di praticamente tutte le aziende della Val di Sangro e che per la Sevel si è passati, per esempio, da 3.600.000.000 di euro di fatturato del 2008 (pari a 258mila furgoni prodotti), a 1.600.000.000 di euro nel 2009 (120mila furgoni prodotti) e che anche se per il 2010 la produzione è di nuovo aumentata (190.000 furgoni prodotti) a questo non è corrisposto certo il superamento della crisi.
VISTO che per lo stabilimento Sevel di Atessa, dal 2008, la crisi produttiva e occupazionale ha comportato la riduzione da 7mila a 5.700 lavoratori impiegati.
CONSIDERATO che nonostante a partire dal 2010 si sia registrata una seppur lenta ripresa della produttività a questo non è corrisposto, però, una ripresa occupazionale ed una ripresa delle assunzioni, peggiorando nei fatti le condizioni degli operai, mentre i precari sono mandati a casa.
PRESO ATTO che anche la Honda ha perso una importante fetta di forza lavoro – circa 500 operai – e non sono da meno le perdite registrate da tutte le fabbriche degli indotti Sevel e Honda della Val di Sangro – Honeywell, Pierburg, San Marco, ecc. - che hanno perso complessivamente circa 300 operai e che secondo i dati della Cgil, in generale, saranno ben 3.000 i precari che non rientreranno nelle fabbriche della Val di Sangro neppure nel 2011.
EVIDENZIATO che diversamente da quanto successo nel 2010, anno in cui circa 90 aziende (in tutta la provincia di Chieti) hanno infatti avviato procedure di mobilità e circa mille lavoratori sono stati ‘agganciati’ alla pensione con una azione palliativa, nel 2011, invece, scadrà in molte fabbriche il ricorso alla cassa integrazione.
APPRESO dalla stampa che durante le trattative per Mirafiori, lo scorso dicembre 2010, l’amministratore delegato Marchionne avrebbe ammesso che l'accordo firmato 32 anni fa tra Fiat e Psa (il gruppo Peugeot-Citroen), che diede vita alla Sevel di Atessa, finirà nel 2014.
PRESO ATTO che lo scorso 18 gennaio 2011 a Valencienne in Francia vi è stato, presso la sede della Confederation generale du travail, il sindacato generale francese, un incontro per discutere in merito alla situazione del Gruppo ed in particolare della Sevel Nord, cioè lo stabilimento gemello della Sevel di Val di Sangro che, come quest’ultimo, rischia la chiusura.

TENUTO CONTO che l'eventuale chiusura della stabilimento SEVEL di Atessa porterebbe alla perdita di oltre settemila dipendenti (tra Sevel e indotto), al crollo economico e sociale della Val di Sangro, incidendo in modo importante anche sul benessere della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo.
RICORDATO che per giovedì 28 gennaio 2011 è stato proclamato lo sciopero generale dei metalmeccanici, allargato anche al mondo della scuola, dell'Università e dei precari in genere e che Lanciano ospiterà la manifestazione regionale della Fiom Cgil.
IL CONSIGLIO COMUNALE:
1. IMPEGNA la città di Fossacesia, per mezzo del Sindaco e del Consiglio Comunale in primis, ad intraprendere ogni utile iniziative per tutelare, proteggere e salvaguardare i posti di lavoro in Val di Sangro prevenendo e scongiurando l'idea di chiudere lo stabilimento SEVEL nel 2014;
1. CHIEDE, alle istituzioni e tutti gli enti preposti, il coinvolgimento dei comuni nei procedimenti decisionali al fine di poter apportare un necessario contributo; chiedendo altresì di fornire costante e attenta informazione a tutti i sindacati e a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori su qualsiasi vicenda connessa ai fatti sopra evidenziati;
1. INVITA le autorità competenti sovracomunali, in primis Governo e Regione Abruzzo ad impedire la chiusura e/o la delocalizzazione dello stabilimento SEVEL di Atessa e degli altri insediamenti (Honda, Honeywell, Pierburg, San Marco, ecc.) presenti in Val di Sangro promuovendo politiche per migliorare l'infrastrutturazione della Zona Industriale e della Provincia di Chieti, sviluppare l'intermodalità dei trasporti, ridurre i costi energetici e promuovere la ricerca applicata per avere prodotti a sempre maggiore eco-efficienza e ad alto valore aggiunto, ponendo le imprese nella necessità di non competere sul costo del lavoro, rispettando di più anche l'ambiente naturale;
1. si RIVOLGE a tutte le forze politiche, associazionistiche e civili per una forte, unita e condivisa battaglia di difesa della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, dell'economia di un territorio e dei posti di lavoro nella Val di Sangro, in primis nello stabilimento della SEVEL di Atessa, ed in generale nella Regione Abruzzo ed in Italia;
1. ADERISCE alle motivazioni ed alla piattaforma che hanno portato allo sciopero generale indetto per il 28 gennaio 2011 in tutta Italia;
1. TRASMETTE copia del presente atto alla Presidenza del Consiglio, al Sottosegretario della Presidenza del Consiglio, al Ministro per le Attività Produttive, ai Parlamentari eletti nella circoscrizione Abruzzo, al Presidente della Regione Abruzzo, agli Assessori regionali di competenza, ai Presidenti delle Province abruzzesi e ai Sindaci dei comuni abruzzesi.
Nota bene:
• Proposta il 25.01.2011 con nota prot. n°1038 a firma dell’Assessore Andrea Rosario Natale (PRC-FDS) e del Capogruppo di Fossacesia-Città Attiva, Lara Polsoni.

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