venerdì 25 novembre 2011

AZIONI PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI: FOSSACESIA RILANCIA IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO

Nell’ambito delle attività sviluppate per l'avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti nel contesto della settimana europea per la riduzione dei rifiuti l'Amministrazione Comunale sabato 26 novembre inizierà la consegna delle 30 compostiere messe a disposizione da ECOLAN e si appresta a rilanciare la campagna per il compostaggio domestico dei rifiuti organici.

“L'unico rifiuto che non crea problemi è quello che non si produce – afferma Andrea Natale (PRC-FDS), Assessore all’Ambiente di Fossacesia – è importante ancor prima di differenziare bene i nostri rifiuti che produciamo in casa – continua Natale – pensare che il nostro impegno principale è quello di ridurre la quantità di rifiuti che produciamo. Solo così possiamo pensare di risparmiare, sia come Comune che di conseguenza come singolo nucleo famigliare”.

Entro il 31 dicembre 2011 sarà possibile inoltrare domanda per aderire al compostaggio domestico dei rifiuti organici come previsto dal regolamento comunale approvato in Consiglio Comunale lo scorso 27 gennaio. Non è necessario avere per forza la compostiera in plastica, ma è possibile utilizzare anche tipologie autocostruite, la buca nel terreno o il cumulo.

“A breve uscirà un avviso pubblico – dichiara Natale – per ricordare ai cittadini che è possibile aderire al compostaggio domestico dei rifiuti organici e chiedere il relativo sconto sulla TARSU. In accordo con quanto sviluppato anche in ambito regionale – prosegue l'Assessore – il Comune istituirà un Albo Comunale e attiveremo un mini-corso di formazione per chi deciderà di aderire. La frazione organica rappresenta circa il 40% dei rifiuti che produciamo – precisa Natale - e utilizzarla come facevano i nostri nonni, come fanno ancora alcuni (pochi) contadini, per il giardinaggio o per l'orto domestico ci fa risparmiare veramente, anche dal punto di vista economico, non solo come costi ambientali – conclude Natale - riduce la nosta dipendenza dalle discariche, elimina camion dalla strada per trasportarli, oltre a ridare fertilità ai suoli naturalmente”.

Per informazioni è possibile rivolgersi all'Ufficio Tributi presso il Municipio, orario di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.00.
Per contatti Tel. 0872/6222.36, e-mail: tributi@comune.fossacesia.ch.it o sul sito www.comune.fossacesia.ch.it

venerdì 28 ottobre 2011

RISERVA NATURALE SAN GIOVANNI IN VENERE: APPROVATO REGOLAMENTO. La Riserva “dimenticata” continua a crescere



Continua a crescere la Riserva “dimenticata”. Sono arrivati il logo, partorito dalla penna dell’artista Franco Sacchetti di Vasto, un nuovo percorso mtb/pedonale di 5 Km, definito dall’esperto bosniaco Tihomir Dakic e la mascotte, che sicuramente farà felici i più piccoli, Spider Mouse della grafica bulgara Polina Stoyanova, nati all’interno del Corso di formazione UE sulle Aree Protette, Green areas for social and economic youth development promosso da Arci e Amministrazione Comunale con il supporto del Programma “Youth in action” della UE.
“Il bilancio dei 7 giorni di confronti e lavoro è sicuramente positivo – afferma Andrea Natale (PRC-FDS), Assessore all’Ambiente di Fossacesia – il livello dei partecipanti era alto e lo si può vedere dai risultati prodotti. Abbiamo posto le basi per proseguire le attività poste in essere e individuato tematiche quali agricoltura, pesca, turismo e inclusione sociale sulle quali impostare la progettazione futura con questa partnership ”.

Altro momento importante per la Riserva Naturale Regionale “San Giovanni in Venere”, individuata dalla Legge Regionale n°05/2007, si è avuto nell’ultimo Consiglio Comunale di martedì 25 ottobre con l’approvazione con voti unanimi del Regolamento che andrà a normarne la gestione, la fruizione e l’attuazione delle norme di salvaguardia.

“Dopo la definizione del Piano d’Azione - dichiara Natale – avvenuta nel 2010, con il regolamento andiamo a definire gli organi di gestione, le modalità della stessa e normiamo la fruizione, dando attuazione alle misure di salvaguardia definite dalla L.R. n° 05/2007. Allo stato attuale – precisa l’Assessore – siamo l’unica Riserva Regionale nata con la suddetta legge ad avere gli organi di gestione definiti, un Piano d’Azione e un regolamento per operare, nelle more della attribuzione delle risorse economiche per elaborare il Piano di Assetto Naturalistico ed attuarlo. Restiamo in attesa di una risposta dalla Regione Abruzzo, in particolare dall’Assessore Giuliante, che non ci ha ancora risposto”.

“Se l’Abruzzo vuole ancora fregiarsi del titolo di Regione Verde dei Parchi – sottolinea Natale – non può defilarsi dal sostegno necessario alle Aree Protette Regionali. Non è accettabile che si istituiscano nuove Aree Protette senza assegnare loro risorse per la gestione e addirittura si pensa di tagliare ulteriormente le risorse per il prossimo anno. Non si può non premiare l’impegno di quelle realtà che ci credono veramente e lavorano bene – insiste Natale - soprattutto non possiamo negare risorse ad un settore che in tempi di crisi ha un fattore di ritorno dell’investimento di 10€ ogni euro investito e ha tassi di crescita a due cifre per quanto riguarda le possibilità legate al turismo natura e può generare nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani”.

sabato 15 ottobre 2011

GIOVANI EUROPEI A FOSSACESIA PER STUDIARE LE AREE PROTETTE

Da lunedì 17 al 25 ottobre prossimi, avrà luogo, tra Fossacesia e Torino di Sangro, il corso di formazione europeo intitolato “Green areas for social and economic youth development” (Le aree verdi come opportunità di sviluppo sociale ed economico per i giovani) promosso dall’ARCI n.a. Circolo Territoriale di Chieti, in collaborazione con l’ARCI Comitato Provinciale di Chieti, il Comune di Fossacesia, le Riserve Naturali Regionali di San Giovanni in Venere e della Lecceta di Torino di Sangro.
Al progetto parteciperanno circa 30 tra amministratori locali, responsabili di associazioni, operatori giovanili provenienti da Italia, Svezia, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Bulgaria, Romania e dall’area balcanica (Serbia, Bosnia-Herzebovina, Slovenia), i quali realizzeranno attività di conoscenza delle buone prassi attuate nella zona costiera della Provincia di Chieti in termini di protezione ambientale e di sviluppo socio-economico con particolare attenzione al mondo giovanile. A loro volta, i partner internazionali porteranno con loro esempi concreti e positivi di interazione tra mondo agricolo e aree protette nei rispettivi territori di provenienza.
“Siamo onorati di ospitare questo incontro di rilievo internazionale – afferma Andrea Natale (PRC-FDS), Assessore all’Ambiente di Fossacesia – inserito nel programma delle attività per rilanciare l'Area Protetta Regionale di San Giovanni in Venere. Saremo un Laboratorio europeo sulle aree protette per una settimana – continua Natale – ci confronteremo con le altre realtà nazionali e approfondiremo le esperienze positive e le possibilità di dare occupazione ai giovani. Elaboreremo – conclude Natale – anche un documento che speriamo torni utile per l'istituendo Parco Nazionale della Costa Teatina”.
Il cuore pulsante del corso di formazione sarà rappresentato da 4 workshop tematici che si concentreranno sulla realizzazione di un percorso con moduli educazionali sulla biodiversità della Lecceta di Torino di Sangro, di materiale promozionale video e grafico sulle aree verdi (Lecceta e Parco Nazionale della Costa Teatina) e di ottimizzazione del percorso ciclistico di 5 Km della Abbazia di San Giovanni in Venere. I risultati dei workshop saranno condivisi con la comunità locale durante la giornata del 23 ottobre 2011 durante la quale si svolgerà un’iniziativa pubblica nella riserva della Lecceta di Torino di Sangro denominata “La Lecceta incontra l’Europa” che si realizzerà in concomitanza con "Biodiversamente", evento nazionale promosso dal WWF Italia, dedicato alla scoperta della natura e al sostegno della ricerca scientifica per la biodiversità.
Inoltre, il 21 ottobre, alle ore 21:00, presso il Teatro Comunale in Via Roma a Fossacesia, sarà proiettato il video documentario “Speed of Life – Da Banja Luka a Vasto in bicicletta” che presenterà un esempio di mobilità sostenibile attuata da un ciclista bosniaco.
Il progetto ha ricevuto il supporto economico e l’approvazione da parte dell’Agenzia Nazionale Italiana per i Giovani e del Programma Gioventù in Azione della Commissione Europea.

mercoledì 5 ottobre 2011

COMMISSARIAMENTO PARCO: CHE SIA UN TECNICO DEL MINISTERO. FOSSACESIA PRONTA A COLLABORARE

Dopo la lettera aperta all’Assessore Mauro Febbo e alla Ministro Prestigiacomo per chiedere un cambiamento di rotta e l’avvio di un percorso di informazione, ascolto, confronto e condivisione per la chiusura dell’iter del Parco Nazionale della Costa Teatina, apprendiamo con un certo rammarico la notizia a mezzo stampa dell’avvio, da parte del Ministero dell’Ambiente, delle procedure di Commissariamento.
“Arriverà l’ennesimo Commissario in Abruzzo – afferma Andrea Natale (PRC-FDS), Assessore all’Ambiente di Fossacesia – mi dispiace in particolar modo perché, che che ne dica Febbo, ci siamo spesi per evitarlo. Può continuare a dire quello che vuole, ma la maggior parte della responsabilità è sua! – chiarisce Natale - Se dovesse essere vero che non ha trasferito le Delibere dei Comuni così detti “favorevoli al Parco”, e addirittura neanche la proposta approvata dal Consiglio Regionale, sarebbe gravissimo e deve spiegare agli abruzzesi perché è venuto meno a ciò che il Consiglio Regionale gli aveva dato mandato a porre in essere. Aspettiamo risposte”.

Fossacesia approvata la Delibera di Consiglio Comunale il 24.09.2011 ha provveduto ad anticipare via e-mail il Deliberato e la Proposta di perimetrazione prima alla Regione Abruzzo, il martedì 27.09.2011 e solo dopo al Ministero dell’Ambiente, il mercoledì 28.09.2011.
Giovedì 29 settembre sono poi partiti gli atti cartacei indirizzati sia alla Regione Abruzzo che al Ministero dell’Ambiente.

“A questo punto ben venga il Commissario – continua Natale – sperando che sia possibile sgombrare il campo dalle “false verità” messe in giro ad arte per creare scompiglio e iniziando un processo di confronto costruttivo di condivisione, con tutti i soggetti portatori d’interesse, per definire dei protocolli di gestione su agricoltura e turismo coinvolgendo le realtà e le professionalità locali. E’ fondamentale però – aggiunge Natale – e questa è la richiesta che facciamo alla Ministro Prestigiacomo, che il Commissario sia un TECNICO, interno al Ministero dell’Ambiente e che abbia esperienza di Parchi Nazionali. Oltre a risparmiare lo “stipendio” di un esterno, eviteremo che venga un commissario “politico”, magari vicino a chi ha lavorato e continua a lavorare contro questo Parco. Fossacesia è pronta a collaborare – aggiunge Natale – e aspettiamo fiduciosi di sapere il nome e il crono-programma dei lavori del Commissario. Metteremo a disposizione tutto il lavoro fatto e chiederemo l’ascolto e la considerazione, oltre al rispetto, del percorso che abbiamo fatto, sicuri di un riconoscimento dell’impegno profuso”.

lunedì 3 ottobre 2011

LETTERA APERTA A FEBBO PER COSTRUIRE UN PERCORSO CONDIVISO PER IL BENE COMUNE DEL NOSTRO TERRITORIO

FOSSACESIA – Inviata una lettera aperta all’Assessore Mauro Febbo e alla Ministro Prestigiacomo per chiedere un cambiamento di atteggiamento e l’avvio di un percorso di informazione, ascolto, confronto e condivisione per maturare le scelte necessarie relative alla chiusura dell’iter del Parco Nazionale della Costa Teatina in modo costruttivo e utile al Territorio.
“E’ ora di cambiare atteggiamento – afferma Andrea Natale (PRC-FDS), Assessore all’Ambiente di Fossacesia – dobbiamo lavorare insieme e Febbo deve avviare quel percorso che non ha mai voluto avviare fin ora. Lo deve ai cittadini, lo deve a questo territorio se ha veramente a cuore il benessere di questo Territorio e vuole evitare il Commissariamento”.

Passata la data del 30 settembre e fatto il punto della documentazione pervenuta presso il Ministero dell’Ambiente e Regione Abruzzo, si avvia una fase delicata dove sarà il Ministro Prestigiacomo a decidere se commissariare o meno l’iter per avviarlo alla chiusura.

“Il sentimento prevalente nella cittadinanza degli otto comuni coinvolti non è la contrarietà al Parco, - dichiara Natale - ma la confusione. Molti – precisa l’Assessore - erano convinti che le “norme di salvaguardia” scattavano all’indomani delle approvazioni nei Consigli Comunali”.

“Spero – continua Natale - che questi sei mesi (o dieci anni) passati, a “confrontarci” nel modo sbagliato, siano stati sufficienti a farci capire che dobbiamo cambiare passo, fermarci, cambiare direzione, ripartendo con il doppio della velocità per costruire insieme un processo di condivisione, di crescita comune, di corresponsabilità. Dobbiamo – auspica Natale - chiudere l’iter del Parco Nazionale senza il Commissariamento, in tempi brevi, per poi iniziare a porre in essere la progettualità di cui disponiamo scrivendo un Piano socio-economico del Parco dove il progetto della Provincia di Chieti, il progetto del Comprensorio Turistico della Costa dei Trabocchi, l’innovazione dell’Automotive diventino gli assi principali. Chiedo all’Assessore Febbo – aggiunge Natale in conclusione della sua lettera – di seppellire “l’ascia di guerra” e dare ai cittadini della Costa dei Trabocchi, della Provincia di Chieti, e al Ministero dell’Ambiente, la dimostrazione che si è capaci di mettere da parte i preconcetti, di confrontarsi ed in modo responsabile scegliere per il meglio dando programmazione e sostanza al futuro che oggi e ora si chiama Parco Nazionale e che domani si chiamerà benessere durevole. Se non saremo capaci di fare questo – chiosa Natale - ci pensi allora il Ministero dell’Ambiente a fare il Parco di cui abbiamo bisogno, cercando di attuare quel percorso che noi non siamo riusciti a porre in essere fin ora”.

Egregio Assessore,

Onorevole Ministro,

“Non ci sono dubbi che il sistema economico sta affrontando una crisi globale di portata storica come non accadeva dal 1929. Le sofferenze, in particolare per i più deboli, non hanno precedenti negli ultimi settanta anni. Per quanto ormai nessuno neghi la dimensione globale della crisi, gli economisti negano decisamente che ci troviamo di fronte ad una crisi di sistema. I due concetti infatti, per quanto vengano sovente confusi, indicano due realtà ben diverse: mentre la prima fa rifermento alla scala del processo, ma rimane limitata essenzialmente alla sfera economica, la seconda coinvolge l'intero sistema ecologico-umano considerato nella sua interezza (Human Ecological System, HES, Raskin, 2008)”.

A tre anni dall’inizio di questa crisi, che come dice il Prof. Paul Raskin è sia di processo che di sistema, non si vedono segnali chiari di ri-fondazione del sistema, si sono cercate e si cercano piccole modifiche, aggiustamenti, che non risolvono il problema ci fanno perdere tempo utile a cambiare direzione con maggiore decisione. Stiamo andando a sbattere contro un muro ad una velocità pazzesca, abbiamo rallentato ma non per scelta nostra, e non si vedono segnali che indichino la volontà di frenare con decisione e invertire la direzione di marcia.

Ci siamo illusi, e ci hanno fatto credere e qualcuno ci crede ancora, che il nostro Pianeta avesse risorse illimitate, abbiamo consumato e distrutto habitat, specie, suolo, acqua, aria.
Abbiamo preso più di quello che potevamo e da qualche anno il nostro Pianeta ci sta presentando il conto.

“Di fronte alla globalizzazione, che non è altro che il trionfo planetario del mercato, bisogna concepire e volere una società nella quale i valori economici non siano più centrali (o unici). L'economia dev'essere rimessa al suo posto come semplice mezzo della vita umana e non come fine ultimo. Bisogna rinunciare a questa folle corsa verso un consumo sempre maggiore. Ciò non è solo necessario per evitare la distruzione definitiva delle condizioni di vita sulla Terra ma anche e soprattutto per fare uscire l'umanità dalla miseria psichica e morale. Si tratta di una vera decolonizzazione del nostro immaginario e di una diseconomicizzazione delle menti indispensabili per cambiare davvero il mondo prima che il cambiamento del mondo ce lo imponga nel dolore. Bisogna cominciare con il vedere le cose in altro modo perché possano diventare altre, perché sia possibile concepire soluzioni veramente originali e innovatrici. Si tratta di mettere al centro della vita umana altri significati e altre ragioni d'essere che l'espansione della produzione e del consumo Manifesto, Latouche, 2004).

Viviamo tempi straordinari e straordinarie devono essere le scelte che dobbiamo assumere, per poter dare risposte che producano risultati e ci diano come orizzonte non lo sviluppo o la crescita, ma bensì il benessere durevole delle nostre Comunità.

Tornare ad essere una Comunità, che decide e opera sul proprio territorio, per darsi un futuro. Una Comunità che si assume la responsabilità delle scelte che fa e che si devono fare. Siamo ridotti ad un insieme di individualità e il tornare ad essere una Comunità, una pluralità di soggetti arricchita dalle diversità di ognuno dipende da tutti noi, ma noi amministratori abbiamo una responsabilità in più. Oggi viviamo tempi nei quali non possiamo più permetterci di perdere tempo e di sprecare un solo euro. Noi amministratori abbiamo l’onere e l’onore di fare scelte sui nostri territori.

Farle e non subirle Assessore, su questo ha ragione, ma fare le scelte necessarie ad un Territorio, che si deve amministrare perché ci si è candidati a farlo, non vuol dire sottrarsi alle scelte quando ce ne si da la possibilità, non vuol dire rimandare la “patata bollente” ai cittadini.

Le scelte si partecipano, i territori si ascoltano, i “referendum” vanno fatti e quando non sono strumentali sono il sale della democrazia, ma gli scenari si devono delineare, le analisi devono essere fatte e confrontate con la realtà, con le procedure, con le possibilità, le strade, con le pratiche in atto nel resto del Mondo che risponde alla crisi meglio di noi.

Dobbiamo una risposta ai nostri cittadini e ai tanti che condividono il pensiero dei Diego Della Valle, dei tanti che anche se non hanno i soldi per comprarsi una intera pagina sui principali quotidiani nazionali, relativamente ai politici pensano soprattutto “allo spettacolo indecente che molti di voi (noi) stanno (stiamo) dando” come “non è più tollerabile” l’agire dei politici in Italia riferendosi alla ”buona parte degli appartenenti a tutti gli schieramenti politici”.

Affinché non prevalga l’antipolitica dobbiamo tornare a “cucinare” buona politica, ridando significato a questa parola, dobbiamo ridare un ruolo sociale ai partiti e ai corpi sociali intermedi tra la famiglia e lo Stato che negli ultimi 30 anni sono stati disgregati, banalizzati, offesi da coloro che Della Valle attacca e che hanno istigato e istigano un sentimento di rifiuto della politica nei cittadini.

Il Parco Nazionale della Costa Teatina, rappresenta per il nostro territorio, la cartina di tornasole di quello che accade al nostro Paese, l’Italia. Dobbiamo cambiare marcia, dare segnali decisi, diversi, investire le nostre poche risorse in settori e progetti che ci diano quell’orizzonte di benessere durevole, necessario, poggiato sulla qualità del vivere, dell’efficienza ecologica ed economica. Invece perdiamo tempo, alimentiamo paure invece di dare spiegazioni e far crescere i territori, litighiamo, non capiamo dove stiamo andando, perdiamo di vista il vero obiettivo, perdiamo risorse perché incapaci di progettare e pianificare insieme come regola e non come eccezione.

Il risultato di questo atteggiamento sbagliato: verso il futuro, verso la responsabilità delle scelte da prendere, verso la necessità di avere un progetto che tenda al benessere durevole, verso la necessità di fare fronte comune, come Territorio e come Comunità, per poter attirare e investire fondi da spendere e che producano effetti è la perdita di competitività, di fondi, di futuro. Questo atteggiamento che abbiamo visto in atto per il Parco Nazionale della Costa Teatina è la causa della perdita dei 40 milioni di fondi del POR FESR 2007/2013 che tornano indietro all’Unione Europea perché non utilizzati dalla Regione Abruzzo. Questi a differenza di altri fondi europei non è stato possibile riprenderli per il rotto della cuffia.

Da maggio 2010 quando è ripartito l’iter di istituzione del Parco, noi Comuni, siamo stati lasciati soli e fino a quando non c’è stato l’emendamento al Decreto “Milleproroghe” da parte del Sen. Legnini, da parte di molti non si è voluto legittimare il processo in atto.

Approvato l’emendamento in Parlamento, diventata legge la scadenza del 30.09.2011, non si è scelto di avviare una campagna informativa rivolta a cittadini ed amministratori, insieme al Ministero dell’Ambiente, per formare una base tecnica comune, parlare lo stesso linguaggio, analizzare i problemi avuti in alcuni Parchi e le buone prassi di quei Parchi Nazionali che funzionano. Non si è scelto di capire e confrontarsi per fare in modo di non ripetere gli errori degli altri, scegliendo di seguire chi invece ha intrapreso vie virtuose e vincenti, costruendo insieme un sapere, crescendo come territorio, trovando l’unità, la moderazione, il confronto e il coinvolgimento di tutte le parti in campo, partendo da quei progetti territoriali già condivisi che sono il Piano di Rigenerazione della Fascia Costiera della Provincia di Chieti, all’interno del quale c’è la “Via Verde”, e il Progetto del Comprensorio Turistico della Costa dei Trabocchi. Non è stato fatto questo percorso.

Invece si è preferita la strada della paura, dello scontro, si è costruita una “macchina della paura” su una lettura orientata di norme scritte su una bozza di Decreto Istitutivo, dato per discutere e non per imporre.
Si è prodotta confusione. Si è detto di voler cancellare la legge istitutiva del Parco perché il Parco era pericoloso per il futuro di questo Territorio.

Quasi mai un Parco Nazionale nasce coinvolgendo le realtà locali per definire il perimetro e le norme di salvaguardia, solitamente è il Ministero dell’Ambiente a definirli, sentita la Regione.
Per il nostro Parco si è fatta un’eccezione, a ragione o a torto, si è voluto scommettere sulla maturità di un territorio, viste anche le notizie e le lettere inviate dai Comuni della Costa dei Trabocchi al Ministero dell’Ambiente, contro le ricerche e le istanze di coltivazione di idrocarburi in Adriatico.

Il sentimento prevalente è l’incertezza. Dopo nove mesi di informazioni contrastanti, arrivate da Regione e Comuni contrari e Comitati “No Parco” in un senso e da Comuni favorevoli e Costituente “Vogliamo il Parco” dall’altra, su cos’è un Parco Nazionale, come nasce, quali le norme per la gestione, quali le possibilità di crescita e di sviluppo e quali gli errori da non seguire, il sentimento prevalente nella cittadinanza degli otto comuni, coinvolti da maggio 2010 nel secondo tentativo di chiusura dell’iter, non è la contrarietà al Parco, ma la confusione.

Ci sono i convinti per il “SI” e i convinti per il “NO”. Tanti non hanno capito niente. Molti hanno paura di esprimersi.

Molti degli incerti poi sono prevalentemente favorevoli o contrari a seconda se sono di centro-sinistra o di centro-destra, ma sono arrabbiati con la Regione, con la Provincia e con i Comuni perché non siamo riusciti, insieme, ad avviare un percorso serio e che gli desse la possibilità di capire cosa stava accadendo.

Le responsabilità e le colpe sono ripartite in modo diverso, ma oggi capire questo non mi interessa e non mi appassiona.

Molti cittadini la “verità” su cos’è un Parco, come funziona, sui vincoli e sulle opportunità che può offrire, l’hanno cercata, studiata e capita da soli. Qualcuno ha anche provato ad affiancare la carta stampata e il web, per cercare di fare ordine, ma avendo informazioni divergenti da fonti istituzionali diverse è difficoltoso capire.

Cercando la parola “Coordinare”, sul dizionario della lingua italiana, ho trovato la seguente definizione: ordinare, disporre, legare insieme per costituire un insieme coerente e organico più adatto al fine che si vuole raggiungere.

Il problema è stato il non collimare degli obiettivi e del fine da raggiungere? Ma la legge, soprattutto per gli amministratori, non deve essere il nostro faro, il nostro riferimento? Insieme a ciò che in Italia, in Europa e nel Mondo sappiamo essere le esperienze sui Parchi e le Aree Protette in generale?

Ci siamo spinti dentro una dicotomia inesistente, forse perché non siamo adatti ad assumere decisioni più grandi di noi, forse perché è più semplice spaventare una persona che spiegargli effettivamente le cose come sono e farla crescere.

Credo che il nostro Territorio, la nostra Comunità meriti di meglio!

Come pensiamo di guadagnare credibilità, come politici locali, dicendo di avere paura di un Ente Parco? Se un Ente Parco, come un Comune, “funziona bene” o “funziona male” a seconda delle scelte della politica, degli eletti meglio, degli amministratori. Chi ha deciso e perché ha deciso di Commissariare 3 dei 4 Parchi della Regione Abruzzo, se non la politica?

Come pensiamo di guadagnare credibilità, come politici locali, verso chi ci ha eletto, dicendo di avere paura di non contare più nulla, come Enti locali, se viene il Parco e l’Ente Parco? Quando questo accade se i rappresentanti che si scelgono per entrare nella Comunità del Parco, che sono amministratori locali e stanno dentro l’Ente Parco, non sono capaci di programmare, di pianificare, di guardare oltre il proprio naso e gli interessi che presumono di rappresentare.

Come si fa in sostanza a dire di avere paura di se stessi? Visto che le scelte, le nomine, i piani e i programmi dentro e attorno ad un Parco Nazionale devono farli i politici locali, gli amministratori locali, di concerto con i referenti e i rappresentanti dei nostri territori nelle istituzioni sovra-ordinate.

Si è alzata tanta polvere, troppa polvere. Soffiamola via. Mettiamo in ordine.

Spero che la documentazione inviata dai Comuni e dalla Regione Abruzzo al Ministero dell’Ambiente sia ritenuta sufficiente come base da rivedere e chiudere sulla base del sapere scientifico e non dell’empirismo di certa politica, che serva per un discorso da avviare nuovamente con uno spirito diverso, che avrebbe dovuto animarci tutti fin dall’inizio.

Spero che questi sei mesi (o dieci anni) passati, a “confrontarci” nel modo sbagliato, siano stati sufficienti a farci capire che dobbiamo cambiare passo, fermarci, cambiare direzione, ripartendo con il doppio della velocità per costruire insieme un processo di condivisione, di crescita comune, di corresponsabilità che ci conduca a chiudere l’iter del Parco Nazionale senza il Commissariamento, in tempi brevi, per poi iniziare a porre in essere la progettualità di cui disponiamo scrivendo un Piano socio-economico del Parco dove il progetto della Provincia di Chieti, il progetto del Comprensorio Turistico della Costa dei Trabocchi, l’innovazione dell’Automotive diventino gli assi principali.

Assessore Febbo, recuperiamo il tempo che abbiamo impiegato fin qui, in modo tale che non sia andato perso, diamo dimostrazione con i fatti che il nostro obiettivo comune è il benessere durevole del nostro Territorio, la Costa dei Trabocchi, il Sangro-Aventino e il Trigno-Sinello.

Un Parco Nazionale è un “modello” Assessore Febbo, non è ne l’inferno, né il paradiso.

La IUCN ci dice che di “tipologie” e di “modalità” con le quali “fare Parco” ne esistono molte.

La UE ci indica che in ambiti costieri per la sostenibilità applicata e il benessere durevole si devono seguire delle linee guida che ha fissato in una direttiva quadro la 2008/56/CE.

Il “modello Parco” funziona bene o male a seconda della professionalità, della capacità, della responsabilità e del senso di Comunità che le persone che vi lavorano e vivono hanno.

Assessore Febbo, avviamo quel processo che è necessario, ancora più ora, di confronto, di crescita comune, basato sulle verità tecniche che il Ministero dell’Ambiente e i suoi funzionari ci hanno indicato. Diamone contezza anche ai nostri territori, coinvolgiamo nel tavolo di coordinamento tutte le associazioni di categoria e i portatori d’interesse, il mondo accademico. Noi nel nostro piccolo a Fossacesia l’abbiamo fatto e ne abbiamo tratto una consapevolezza: la paura nasce dalla non conoscenza e dalla mancanza di confronto.

Le divergenze ci sono, ma devono essere esplicitate e ricondotte alla dimensione reale dal confronto su base tecnica ed oggettiva, poiché spesso nascono dalla non conoscenza o dalla cattiva informazione. E’ possibile e necessario confrontarsi valorizzando e non deprimendo le soggettività presenti al tavolo. Le preoccupazioni emerse dalle categorie produttive le dobbiamo rivoltare come proposte operative, per evitare di ripetere errori commessi in alcuni parchi seguendo l’esempio dei migliori, le buone prassi nazionali ed europee, cosa che noi abbiamo cercato di fare nel percorso che ci ha condotto alla nostra Deliberazione di Consiglio Comunale.

Creiamo, negli amministratori locali e nei cittadini, la base tecnica di conoscenza comune. Facciamolo insieme ai competenti funzionari ministeriali e regionali, per capire come un territorio particolare come il nostro, oggi più che mai può diventare Parco non compromettendo, ma regalandoci il benessere durevole del nostro Territorio e della nostra Comunità.

Coinvolgiamo le associazioni di categoria, le Università, le professionalità, i tecnici locali, ne abbiamo di bravi ed innamorati della loro terra, per redigere dei protocolli di gestione per quanto riguarda le attività agricole e riprendiamo quanto deciso nel progetto del Comprensorio Turistico della Costa dei Trabocchi per il nuovo turismo nel Parco per dare ad entrambe queste attività un orizzonte di sostenibilità necessario per ridare futuro e reddito all’interno di un Parco Nazionale.

Questo è quello di cui abbiamo bisogno, come Territorio, come Comunità, un processo che torni ad unire quello che è stato diviso, che plachi le paure e i rancori alimentati dalla pigrizia e dalla miopia di quanti si sono spesi per alimentare il caos, invece di fare chiarezza e orientare il confronto sulla strada della crescita comune.

La Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti, gli otto Comuni della Costa dei Trabocchi (e gli altri 5 che hanno chiesto di essere coinvolti), le associazioni di categoria, il mondo accademico, gli imprenditori, i cittadini tutti, di questi territori sono capaci di camminare lungo questo percorso necessario, di confronto e di crescita comune.

Sta a noi decidere, nostra è la responsabilità come amministratori, in particolare Sua, visto che ha l’onore e l’onere di Coordinare il Tavolo Regionale e ne ha rivendicato e difeso la Presidenza.

Assessore Febbo seppelliamo “l’ascia di guerra” e diamo ai cittadini della Costa dei Trabocchi, della Provincia di Chieti, al Ministero dell’Ambiente, la dimostrazione che siamo capaci di mettere da parte i preconcetti, di confrontarci ed in modo responsabile scegliere per il meglio dando programmazione e sostanza al futuro che oggi e ora si chiama Parco Nazionale e che domani si chiamerà benessere durevole.

Se non saremo capaci di fare questo ci pensi allora il Ministero dell’Ambiente a fare il Parco di cui abbiamo bisogno, cercando di attuare quel percorso di cui ho parlato fin qui e che noi non saremo riusciti a porre in essere.

Sperando di poterLa presto vedere con rinnovato vigore a presiedere il “nostro” nuovo percorso comune verso il Parco Nazionale Le lascio i miei cordiali saluti.



L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE
F.to Andrea Rosario NATALE

domenica 25 settembre 2011

PARCO DELLA COSTA TEATINA: APPROVATA LA PROPOSTA DI PERIMETRAZIONE DAL CONSIGLIO COMUNALE DI FOSSACESIA



FOSSACESIA - Dopo l’approvazione da parte della commissione urbanista, arriva il sì del Consiglio Comunale alla delibera contenente la proposta di perimetrazione del Parco della costa teatina. Stamane, infatti, i consiglieri chiamati al voto si sono espressi a maggioranza in favore della proposta. Contraria l’opposizione. Un solo astenuto.
Il tutto prima dello scadere dell’”ultimatum” del Ministero dell’Ambiente, che prevede il commissariamento qualora i comuni interessati dalla nascita del parco non arrivino a stabilire i confini all’area interessata dal progetto prima del 30 settembre.

“Abbiamo approvato – spiega Fausto Stante, sindaco di Fossacesia – un deliberato che contiene suggerimenti al Ministero dell’Ambiente, grazie al quale invitiamo proprio quest’ultimo a recepire la nostra idea di far nascere un parco innovativo: non un parco vincolistico, ma di sviluppo attraverso una regolamentazione da concertare”.

“Oggi si è chiusa una fase non abbiamo “fatto il Parco” – afferma Andrea Natale, Assessore all’Ambiente – domani non scatterà nessuna norma di salvaguardia. Entro il 30 settembre si spera che la Regione Abruzzo, tenendo fede a quanto detto, mandi una proposta al Ministero bloccando il rischio del Commissariamento, e per i Comuni che non hanno fatto come noi la Regione assumerà quanto deliberato dal Consiglio Regionale il 20 settembre. Ad ottobre – continua Natale – si aprirà poi una nuova fase di confronto, con il Ministero, per definire la perimetrazione, le norme e la zonazione definitiva. Chiediamo, come previsto dalla legge quadro di definire insieme, con le associazioni di categoria e i professionisti, dei protocolli di gestione, in particolare per le attività agricola e turistica. In modo responsabile – dichiara Natale – è il momento di iniziare insieme (Ministero, Regione, comuni, associazioni, portatori d’interesse e cittadini) quel percorso, oggi ancora più necessario, di conoscenza e confronto che sarebbe stato opportuno avviare prima sui territori, in modo unitario, coordinato e univoco, su base tecnica. Dopo aver sgombrato il campo dalle false verità - fa presente Natale – allora si potrà finalmente, parlando la stessa lingua, iniziare a porre le basi, ponendo al centro i progetti territoriali della Provincia di Chieti e del partenariato del Comprensorio Turistico della Costa dei Traobocchi, di quello che dovrà essere il Piano socio-economico del futuro Parco per darci un orizzonte di crescita e benessere durevole”.

venerdì 23 settembre 2011

Oggi e domani “Puliamo il Mondo” con Legambiente: riflettiamo sulla questione rifiuti

FOSSACESIA – Anche quest’anno il comune di Fossacesia aderisce a “Puliamo il Mondo”, iniziativa di cura e di pulizia, e allo stesso tempo azione concreta e simbolica per chiedere città più pulite e vivibili che Legambiente dal 1993 organizza come edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Due gli appuntamenti organizzati dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con il locale circolo di Legambiente del Vastese, la Pro-Loco di Fossacesia Marina, l’Arci Basso Sangro e il Centro Diurno Minori di Villa Scorciosa: oggi alle ore 15.30 a Villa Scorciosa per pulire Fosso Carburo e domani (sabato) alle ore 16 a Fossacesia Marina per pulire la spiaggia.
“La questione rifiuti in Abruzzo è sottovalutata - esordisce l'Assessore all'Ambiente, Andrea NATALE (PRC-FDS) – siamo già in sofferenza e abbiamo carenze strutturali per quanto riguarda l’impiantistica per fare veramente la differenziata. Le risorse economiche sono state destinate ma non vengono spese, i progetti ci sono ma non sono finanziati. I Comuni – continua Natale – non possono essere lasciati soli, senza risorse aggiuntive difficilmente si può passare dai sistemi stradali a quelli più efficaci e performanti senza gravare sulle spalle dei cittadini. Oggi abbiamo difficoltà persino a fare formazione e programmare momenti di sensibilizzazione ed informazione che – precisa Natale – per essere efficace e produrre risultati deve essere continua. Per organizzare queste due giornate per esempio mi sono dovuto autotassare investendo la mia indennità di Assessore Comunale!”.

Dopo il cambio del gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Fossacesia la nuova ditta ha avuto delle difficoltà legate al sistema stradale di prossimità che verrà sostituito con un’organizzazione diversa, più spinta e calibrata sulle nuove necessità e dimensioni di Fossacesia e che progressivamente eliminerà i cassonetti stradali in città.

“Stiamo pianificando lo start-up del nuovo sistema con la SAPI – afferma l’Assessore Natale – abbiamo ultimato la formazione dei primi 10 Ispettori Ambientali volontari e definito l’ordinanza che darà loro lo strumento per colpire i comportamenti scorretti legati ai conferimenti all’esterno dei cassonetti, fuori orario o dei giorni stabiliti per le varie frazioni. Ricordo – conclude Natale – che l’intento primo degli Ispettori è quello di informare e sensibilizzare sui comportamenti corretti e solo in caso di recidive e manifesta non volontà a collaborare arrivare alla sanzione. Invito tutti i cittadini ad utilizzare gli appositi moduli predisposti dal Comune per segnalare per iscritto i disservizi o le infrazioni che dovessero riscontrare – chiosa Natale – in modo da dare all’Amministrazione la possibilità di intervenire. Fossacesia pulita dipende dai comportamenti quotidiani di tutti”.

mercoledì 31 agosto 2011

PARCO NAZIONALE DELLA COSTA TEATINA: un sussulto per evitare il Commissariamento

E' prevista per il 31 agosto alle ore 21, presso la Sala Consigliare “Falcone e Borsellino” del Comune di Fossacesia, a chiusura del periodo di osservazione e consultazione, la prossima seduta del Tavolo di Concertazione Comunale per il Parco Nazionale della Costa Teatina.

“Sono state avanzate proposte costruttive da diversi soggetti- dichiara l'Assessore all'Ambiente del Comune di Fossacesia, Andrea NATALE (PRC-FDS) – tra le quali spicca quella del Comitato Tecnico Esperti Vitivinicoli, basata sulla loro professionalità e sulla loro conoscenza quotidiana e diretta del territorio e delle problematiche del comparto subisce. Linee guida – precisa Natale - entro le quali condurre le attività agricole, superando il concetto di vincolo all'interno di un protocollo di gestione che considera le necessità di fare reddito avviando e progettando il cambiamento, l'innovazione recuperando la tradizione e il “sapere contadino”.
Fino al 31.08.2011 la documentazione è consultabile presso l'Ufficio Tecnhttp://www.blogger.com/img/blank.gifico del Comune di Fossacesia (Geom. Moretti) nei giorni di apertura al pubblico e altresì scaricabile dal ed è contenuta negli allegati della DELIBERAZIONE DI GIUNTA n°106/2011 (numero di pubblicazione 2011/967) in formato pdf e ogni cittadino o soggetto legittimato può presentare in forma scritta le proprie proposte e/o osservazioni. Il Tavolo di Concertazione Comunale resterà in piedi dopo questa prima fase fino alla chiusura dell’iter istitutivo da parte del Ministero dell’Ambiente.

“La discussione al tavolo tecnico nei precendenti incontri – continua Natale – è stata accesa e franca, sopratutto con gli esponenti del NO che ringrazio per la partecipazione, ma sono emerse chiare le preoccupazioni e la contrarietà del fronte del No e i dubbi di chi pur favorevole al modello Parco tentenna sulla perimetrazione. Sono stati ascoltati tutti – prosegue Natale – e anche quando non seguite da proposte, le sollecitazioni sono servite per chiarire le posizioni e a definire una strada per evitare che i timori diventino realtà. Quanto emerso dal Tavolo sarà tenuto in considerazione nella proposta di delibera del Consiglio Comunale. Auspico che questo processo venga fatto proprio dall’Assessore Febbo e dalla Regione Abruzzo prima del 6 settembre codificandolo – afferma Natale - e allargando il Tavolo regionale anche al Ministero e ai portatori d'interesse: alle associazioni di categoria, ai sindacati, alle associazioni ambientaliste, ai cacciator. E’ un percorso non semplice ma che conduce alla soluzione possibile e alla crescita comune, la nostra esperienza lo dimostra. Non metteremo Possiamo evitare il Commissariamento solo mostrando al Ministero dell'Ambiente che c'è la volontà di concludere un percorso che dura da troppo tempo e questa potrebbe essere una strada. Un Parco nato già Commissariato – chiosa Natale - difficilmente funzionerà in modo efficiente e i suoi detrattori avranno vita facile a dire che le preoccupazioni erano fondate. Mi sembra di assistere alla morte della vacca, annunciata dal fattore che non l'ha mai nutrita”.

venerdì 19 agosto 2011

Mostra internazionale di fumetto e arti grafiche "Giovani artisti per il Parco Nazionale della Costa Teatina"



Aprirà il 29 Agosto alle ore 18 per concludersi la sera del 31 alle ore 20 la prima mostra di fumetto ed arti grafiche dedicata al Parco Nazionale della Costa Teatina, con opere di giovani artisti provenienti dall'Italia e dall'estero. La mostra, curata dall'eclettico vignettista, illustratore e scrittore Franco Sacchetti, è stata promossa dal Comune di Fossacesia e realizzata in collaborazione con Arci e Costituente del Parco Nazionale della Costa Teatina. Prevista anche la proiezione di cortometraggi. Presso il Teatro Comunale di Fossacesia in via Roma, apertura dalle 18 alle 20. Da non perdere.

sabato 6 agosto 2011

Dopo le segnalazioni di Goletta Verde: chieste verifiche a Regione Abruzzo, ARTA e Sasi

FOSSACESIA – Dopo aver appreso a mezzo stampa delle notizie in merito all’inquinamento delle acque di balneazione nel Golfo di Venere in prossimità del Fosso San Giovanni rilevato da Goletta Verde, diversamente da quanto comunicatoci di recente dagli organi competenti, è stato chiesto un chiarimento alla Regione Abruzzo, Servizio Qualità delle Acque di balneazione, ARTA e alla SASI Spa. “Dalle analisi periodiche dell’ARTA – afferma Andrea Natale (PRC-FDS) Assessore Comunale all'Ambiente – non risultano i problemi evidenziati da Legambiente. Vogliamo capire meglio. Ho chiesto subito a Regione Abruzzo e ARTA di verificare quanto segnalato da Goletta Verde, aiutandoci, qualora i dati di Legambiente fossero verificati, a capire ed individuare le fonti degli apporti organici. Alla SASI è stato chiesto invece di controllare il funzionamento degli impianti che insistono sul Golfo”.

Lo scorso anno grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale Stante e l’intervento della SASI si riuscì a risolvere il problema degli sversamenti legati al non funzionamento delle pompe di sollevamento che avevano generato negli anni passati un abbassamento della qualità delle acque di balneazione per la spiaggia della Fucitelle. “Evidentemente – precisa Natale – come già fatto presente più volte, nel Golfo di Venere, per la presenza delle barriere frangi flutto, si creano situazioni di calma che favoriscono la stasi degli apporti organici che giungono dall’impianto di Punta Cavalluccio. Sarebbe necessario – continua Natale – oltre a verificare la funzionalità degli impianti e controllare eventuale scarichi non autorizzati, intervenire anche sulle barriere per rendere più agevole il ricambio dell’acqua sottocosta. Tale richiesta è stata presentata alle Opere Marittime, ma non ci sono le risorse per correggere l’errato posizionamento”.

Più volte l’Amministrazione Comunale di Fossacesia ha avanzato richieste alla Regione Abruzzo in merito al monitoraggio delle acque di balneazione secondo criteri ecologici con bioindicatori capaci di dare maggiori informazioni in merito alle tipologie di inquinamento e alle cause degli stessi, oltre a chiedere l’applicazione delle linee guida per la gestione integrata delle zone costiere come previsto nella Direttiva Quadro Acque (Dir. 2000/60/UE) e nella “Strategia Marina” (Dir. 56/2008/UE).

“Le analisi chimiche – aggiunge Natale – danno una fotografia della situazione istantanea di inquinamento, per avere dati attendibili e utili ad un monitoraggio serio sarebbe necessario integrare queste notizie con quelle derivabili da bioindicatori. Per fare questo – chiosa Natale – la Regione Abruzzo dovrebbe aumentare la dotazione finanziaria del Servizio Regionale Competente e dell’ARTA. Avere un monitoraggio serio che fornisce dati ambientali completi – dice Natale -, non solo per le acque di balneazione, garantirebbe scelte più trasparenti e chiare nelle valutazioni di impatto ambientale, nelle VAS, dei progetti e dei piani strategici che si realizzano in Abruzzo avendo chiara la linea di partenza dalla quale si parte per verificare gli aumenti derivanti dalle nuove realizzazioni. Come faccio a sapere se mettendo acqua in un bicchiere questa uscirà fuori o meno se non conosco il livello dell’acqua nel bicchiere? Come faccio a sapere se un impianto che aumenta le immissioni di inquinanti in atmosfera si può autorizzare se non conosco la concentrazione di quel inquinante?”.

“Le sollecitazioni di Legambiente, e delle altre associazioni ambientaliste – conclude Natale – vanno verificate, ma comunque sono inviti a guardare in una direzione per risolvere problemi che in senso generale esistono, come quelli su esposti o quelli relativi ai tagli alle Riserve Regionali, che derivano da scelte ed investimenti che comunque devono convergere e garantire la qualità complessiva del Sistema. Bisogna puntare all’efficienza ecologica e all’innovazione, di imprese e del territorio. Ha senso investire se la crescita non intacca la qualità dell’ambiente. Investire nella prevenzione degli inquinamenti e del degrado è ugualmente importante rispetto ad avere strutture accoglienti, prodotti agro-alimentari di qualità e professionalità del personale e degli imprenditori del turismo, sempre se vogliamo continuare a venderci come Regione dei Parchi, Regione Verde d’Europa”.

sabato 30 luglio 2011

PUBBLICATO AVVISO PERIMETRAZIONE DEL PARCO NAZIONALE DELLA COSTA TEATINA: la parola ai cittadini


COMUNICATO STAMPA DI PRC - FDS DI FOSSACESIA – E' stato pubblicato oggi l'avviso in merito all'iter di definizione del Parco Nazionale della Costa Teatina, per quanto attiene il territorio di Fossacesia, al fine di acquisire pareri, osservazioni e proposte in merito, da parte dei cittadini di Fossacesia, e dei soggetti interessati ai sensi di legge.

“Siamo ripartiti con l’iter che avevamo deciso di seguire per arrivare, insieme ai cittadini e alle associazioni di categoria, alla definizione della proposta di Fossacesia per il Parco Nazionale della Costa Teatina- afferma l'Assessore all'Ambiente del Comune di Fossacesia, Andrea NATALE (PRC-FDS) – ogni cittadino avrà la possibilità di dire la sua. Qualcuno ha voluto alzare i toni per bloccare l’iter, che prevedeva già la partecipazione i documenti che lo provano sono on-line sul nostro sito – precisa Natale - poiché potevamo diventare un esempio da seguire anche per gli altri comuni”.

La documentazione è consultabile presso l'Ufficio Tecnico del Comune di Fossacesia (Geom. Moretti) nei giorni di apertura al pubblico e altresì scaricabile dal sito del Comune di Fossacesia (www.comune.fossacesia.ch.it) sezione Albo On-Line (http://88.56.84.66/#) ed è contenuta negli allegati della DELIBERAZIONE DI GIUNTA n°106/2011 (numero di publicazione 2011/967) in formato pdf.

Allegati alla suddetta deliberazione con la quale si sono resi pubblici i suddetti documenti troverete le due proposte di perimetrazione che saranno portate al Tavolo di Concertazione Comunale (istituito con DGC n°78/2011) e il verbale della seduta della Commissione Urbanistica del Consiglio Comunale di Fossacesia, con allegate la proposta di norme tecniche di attuazione (emendabili anch'esse).

“La Regione Abruzzo ha grandi responsabilità sul caos che si è generato in merito al Parco – riprende NATALE - in primis l’Assessore Febbo,. I Comuni sono stati lasciati soli e non aiutati - sostiene Natale - e ai cittadini non è stata fatta informazione, a volte affermando cose contrarie a quelle che comunicavano i Comuni che si sono attivati per adempiere a ciò che la Regione Abruzzo ci ha chiesto e ci continua a chiedere: fare la perimetrazione. Il rischio vero ad oggi è l’ennesimo Commissario in Abruzzo e la nascita di un Parco zoppo. A chi giova avere i Parchi commissariati per poter dire i parchi non funzionano? Sicuramente non ai cittadini, non al territorio, non al futuro dell’agricoltura, del turismo e della nostra economia”.

martedì 5 luglio 2011

Ispettori Ambientali Comunali: i volontari presto in strada

Venerdì 15 luglio 2011 alle ore 16 si concluderà il Corso per Aspiranti Ispettori Ambientali Comunali per i 20 volontari che da marzo sono impegnati in questo percorso di formazione.
L’ottavo è ultimo incontro verterà sul nuovo sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Dopo gli otto incontri per complessive 24 ore di corso seguirà un parte pratica di tirocinio in strada affiancati alla Polizia Locale dell’Unione e alle Guardie Giurate Provinciali.

“Voglio ringraziare ancora i 20 volontari che con dedizione ed assiduità hanno seguito il corso- esordisce l'Assessore all'Ambiente, Andrea NATALE (PRC-FDS) – dopo una pausa legata anche alla chiusura della gara per affidare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Siamo pronti per avviare la fase sperimentare del Servizio di Volontariato Comunale di Difesa Ambientale”.

Gli Ispettori Ambientali Comunali saranno inquadrati in gruppi e vigileranno sul rispetto dei regolamenti comunali di igiene urbana, compostaggio domestico, tutela degli animali e polizia rurale.
In attesa del passaggio di consegne per la nuova ditta che effettuerà il Servizio di smaltimento e raccolta dei rifiuti a Fossacesia e Torino di Sangro i volontari effettueranno i primi controlli durante i prossimi mesi insieme alla Polizia Locale dell’Unione dei Comuni e delle Guardie Giurate WWF del Nucleo di Chieti.

“Gli ispettori hanno fondamentalmente una funzione educativa – precisa Natale – e saranno coordinati dal sottoscritto e si dovranno far riferimento sempre al Comando Locale della Polizia dell’Unione. Chi rispetta le norme attualmente in vigore non ha nulla da temere. Ci aspettiamo un miglioramento – aggiunge Natale – un incremento della consapevolezza dei cittadini meno attenti, un aumento della differenziata, un miglioramento del servizio, oltre, anche, a semplificare il lavoro degli agenti, degli operatori della ditta che si aggiudicherà il servizio e l’azione di controllo del territorio da parte dell’Amministrazione”.

venerdì 17 giugno 2011

Riserva San Giovanni in Venere: l’assessore mette mano al portafoglio!



FOSSACESIA – La L.R. n°5 del 30 marzo 2007 ha istituito un’Area Protetta a Fossacesia, denominata “San Giovanni in Venere” con una estensione di 58 ettari, comprendente la famosa Abbazia. Questa Oasi Naturale di indubbia bellezza e suggestione è definita da molti “la Riserva dimenticata” poiché pur avendo il regime vincolistico delle Riserve Regionali non ha mai avuto dalla Regione Abruzzo questa classificazione e di conseguenza i fondi annuali per la gestione ordinaria.

“Il sito di San Giovanni in Venere è vittima della confusione normativa - esordisce l'Assessore all'Ambiente, Andrea NATALE (PRC-FDS) – essendo come area protetta nata in Consiglio Regionale come emendamento alla L.R. n°05/07. Il network di aree protette internazionale dell’Adriatico invece ci ha accettato come Riserva Naturale Regionale e da una interpretazioni delle leggi nazionali e regionali così dovrebbe essere classificata”.

Le Riserve Regionali in Abruzzo sono 26, considerando anche San Giovanni in Venere, e rappresentano una realtà importante non solo per la tutela della biodiversità e dei servizi ecosistemici, ma anche per l’educazione ambientale, la ricerca scientifica, l’innovazione e lo sviluppo di attività economiche eco-compatibili. La carenza di fondi regionali ha visto non finanziate negli ultimi anni le ultime Riserve nate che di fatto non sono mai partite precludendo l’azione positiva di volano economico che molte Riserve rappresentano nei territori nei quali si trovano.

“Le Riserve, in Abruzzo, sono cresciute in numero e le risorse economiche sono diminuite – continua Natale – il non riconoscere San Giovanni in Venere come Riserva è forse dovuto anche al fatto che a riconoscimento avvenuto bisognerebbe assegnarle le risorse ordinarie per attivarla. Noi, a differenza di altre amministrazioni ci siamo dotati di strumenti per poter attivare la Riserva e iniziare il percorso che porta i benefici, anche economici, al territorio interno ad un’Area Protetta che funziona bene”.

Lunedì 20 giugno alle ore 11.30 nella Sala Consigliare “Falcone e Borsellino” del palazzo municipale di Fossacesia si terrà una Conferenza Stampa per illustrare il Piano d’Azione per l’Area Protetta di San Giovanni in Venere e le altre attività volte allo sviluppo della stessa, nelle more della definizione del Parco Nazionale della Costa dei Trabocchi.

“Ho scritto all’Assessore Giuliante – precisa Natale – per avere un incontro in merito alla classificazione e all’eventuale finanziamento della gestione ordinaria della Riserva. Intanto, non avendo fondi comunali da investire, per dare il buon esempio, da questo mese, ho deciso di devolvere metà della mia indennità annuale netta di assessore allo sviluppo delle attività della Riserva di San Giovanni in Venere. Sul nostro territorio – conclude Natale - sono due le progettualità alternative sulle quali, oggi, la politica e le nostre Comunità devono scegliere: la petrolizzazione e il consumo indiscriminato delle risorse naturali o il Parco e l’innovazione (leggi auto motive). Io credo – chiosa Natale – dati alla mano e guardando anche alle evidenze scientifiche ed economiche, che l’unica via possibile per noi è investire le poche risorse che ci sono nell’innovazione nel modo di produrre e spostarci, nell’ambiente e nella cultura puntando alla qualità per rilanciare il turismo, l’agricoltura e i comparti artigianali e industriali. Fare altro o continuare così vorrebbe dire non avere futuro. A noi la scelta”.

mercoledì 11 maggio 2011

Parco nazionale della Costa Teatina: due incontri per fare chiarezza



Il Comune di Fossacesia, le Associazioni Città del Vino e Città dell'Olio, in collaborazione con la Regione Abruzzo, l'IAAP e l'AIDAP organizza due forum su ambiente, paesaggio e benessere durevole.
Di seguito i dettagli degli eventi la cui partecipazione è vivamente conhttp://www.blogger.com/img/blank.gifsigliata a chi vuole capirne di più sul nascente Parco Nazionale della Costa Teatina.

21 Maggio 2011
Presso il Teatro Comunale di Fossacesia (via Roma), ore 20.30, "Fare Parco Insieme" incontro della Costituente con il dott. Nino Martino, Direttore Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Partecipazione aperta a tutti.

14 Maggio 2011
Presso il Teatro Comunale di Fossacesia (via Roma), ore 20.30, "Fare Parco Insieme" incontro della Costituente con il dott. Massimo Pellegrini, Presidente Istituto Abruzzese Aree Protette. Partecipazione aperta a tutti.

http://vogliamoilparco.blogspot.com/

venerdì 1 aprile 2011

Parte il Progetto “Salvacellulari per l’Africa”

Parte “Salvacellulari per l’Africa”: l’Amministrazione di Fossacesia, insieme ad AMREF-Italia (Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca) per recuperare i cellulari usati e aiutare l’Africa.
L’iniziativa è resa possibile dall’azienda Cometox srl, che si occupa del ritiro dei cellulari funzionanti e/o da riparare nel pieno rispetto delle normative vigenti e dell'ambiente e riciclare i vecchi telefoni sostenendo allo stesso tempo i progetti di AMREF in Africa.

“AMREF-Italia con Cometrox hanno hanno sviluppato questa intelligente iniziativa – inizia Andrea Natale (PRC-FDS) Assessore all'Ambiente del Comune di Fossacesia - Dove guadagnano tutti i soggetti coinvolti, l’azienda Cometox che ha materiale da recuperare, l’AMREF al quale Cometox devolve l’importo corrispondente ai cellulari riciclati, i cittadini che, oltre a fare una buona azione aiutando i progetti di AMREF Italia, hanno un servizio in più e fanno risparmiare il Comune che riduce la quantità di rifiuti da smaltire, risparmiando anche qualcosa”.

Venerdì 1 Aprile partirà la consegna dei raccoglitori per cellulari usati che saranno posizionati presso il Municipio, i due edifici scolastici in Piazza Fantini (elementari) e Viale San Giovanni in Venere (medie), i locali del Circolo Arci, San Giuseppe, a Villa Scorciosa e la Stazione di rifornimento Q8 di Fossacesia Marina.

“Domani, 1 aprile, consegneremo i contenitori ai partner – aggiunge Natale – che ci aiuteranno nella raccolta. Ringrazio in particolare il Prof. Moresco e l’Istituto Comprensivo di Fossacesia, il Circolo ARCI, San Giuseppe di Villa Scorciosa, la Stazione Q8 di Fossacesia Marina del Sig. Polsoni e la Pro-Loco di Fossacesia Marina”.

Per informazioni 0872.622240 (Ing. Sgariglia) o 42 (Dott.ssa Silveri) e via e-mail a info@comune.fossacesia.ch.it, oppure assessorenatale@comune.fossacesia.ch.it.

lunedì 21 marzo 2011

Parco delle Risorse Immateriali: presentato il Progetto

E' stato presentato, all'interno del network ADRIAPAN, dalle Riserve Regionali di “San Giovanni in Venere” e “Lecceta di Torino di Sangro”, il Progetto per realizzare un “Parco delle Risorse Immateriali” per adesso che si rivolge a Fossacesia e Torino di Sangro e vede i due comuni come parner al fianco del Piccolo Teatro del ME-TI di Paglieta che scritto il progetto.

“L'intento del Parco Immateriale – inizia Andrea Natale (PRC-FDS) Assessore all'Ambiente del Comune di Fossacesia – è quello di promuovere la conoscenza, la tutela, lo sviluppo, la fruibilità delle risorse immateriali del territorio. Sabato abbiamo avviato il tavolo di sviluppo del progetto – precisa Natale – per verificare la possibilità di allargare il progetto ai parnter del Netwok Adriatico delle Aree Protette, nel quale sono presenti entrambe le Riserve, e reperire le risorse economiche”.

“Esiste nel nostro territorio – esordisce il Coordinatore del Progetto Sandro Cianci, del Piccolo Teatro del ME-TI - un patrimonio di tradizioni, saperi, pratiche dell’oralità che si differenziano da altre risorse ( risorse naturali, edifici di valore storico, complessi archeologici, ecc. ) per il fatto di non essere “tangibili”. Questo patrimonio – continua Cianci - rappresenta a sua volta, per l’appunto, una “risorsa” del territorio ma, proprio per la sua caratteristica fondamentale, rischia di non rimanere, di non essere tramandato, di scomparire, tanto più in una società che sembra aver smarrito la capacità di memoria”.

Il Progetto prevederà:
-Censimento delle persone e dei loro saperi;
- Mappa delle persone, dei luoghi e dei saperi;
- Parco delle storie (l’indicazione dei depositari e dei luoghi dove ascoltare le storie proprie del patrimonio orale);
- Raccolta di testimonianze;
- Visite guidate (semplici, lungo un percorso che consenta di intercettare persone, luoghi e materiali del “Parco”; “speciali”, che prevedono la permanenza degli ospiti per un’intera giornata);
- Laboratori teatrali;
- Il “Paese dei racconti”;
- Mostra;
- Viaggio in un luogo;
- Biblioteca multimediale;
- Materiale informativo.

“Ridare valore ai luoghi, alle cose e alle persone – conclude Natale - tramite la conoscenza dei valori immateriali, è condizione fondamentale per tutelare la natura e la biodiversità, ma è ancora più importante per poter tornare ad essere una Comunità che si rispetta, rispetta i suoi valori fondativi, la sua cultura. Solo se torniamo ad essere Comunità – chiosa Natale - e se torniamo a dar valore a ciò che è immateriale potremmo pensare di avere un futuro ed uscire da questa crisi che viviamo”

sabato 26 febbraio 2011

Presentazione del Dossier di Libera "Abruzzo...fine dell'Isola Felice" - Pescara 5 Marzo 2011


Riceviamo e pubblichiamo volentieri l'invito pervenutoci dagli amici di Libera Abruzzo.
Chi fosse interessato a partecipare partendo da Fossacesia e dintorni è invitato a farcelo sapere in modo da organizzarsi con i posti in auto.



Vi invitiamo alla presentazione del Dossier Abruzzo sabato 5 marzo alle ore 16 presso la sala consiliare del comune di Pescara. Occasione per riflettere sulle illegalità, la corruzione e le mafie nella nostra regione.
Chiediamo una forte partecipazione per dare un segno di non indifferenza, che questa regione ci sta a cuore e che c'è ancora chi crede che il "noi" può cambiare le coscenze.
Inoltre stiamo organizzando il pulman per la giornata della Memoria e dell'Impegno del 19 marzo a Potenza, l'Abruzzo potrebbe esserci per dire no alle mafie sul nostro territorio, la quota è di 20 euro partenza alle 3:30 del 19 marzo a Pescara, ritorno, stesso giorno, intorno alle 22.
Per qualsiasi altra info: 348 6016819 o inviare mail a pescara@libera.it.
Il termine per la conferma è il 5 marzo.

Germana Aceto
Coordinamento di Libera in Abruzzo

mercoledì 16 febbraio 2011

Fossacesia aderisce a M’Illumino di Meno e all’Earth Hour 2011

FOSSACESIA (16.02.2011) – Anche quest’anno la Città di Fossacesia aderisce alle Campagne Nazionali per la sensibilizzazione sul risparmio e la riduzione dei consumi energetici “M’Illumino di Meno” ed “Earth Hour 2011”, promosse rispettivamente dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Radio Due e dal WWF Italia.

“I nostri stili di vita sono troppo energivori – esordisce l’Assessore all’Ambiente, Andrea Natale (PRC) – consumiamo troppa energia. Dobbiamo prendere coscienza che il cambiamento è possibile e necessario. In una ricerca pubblicata su una rivista specializzata si è dimostrato che sarebbe possibile ridurre il consumo energetico mondiale del 73% (cfr. http://www.newscientist.com/article/dn20037-efficiency-could-cut-world-energy-use-over-70-per-cent.html) – argomenta Natale - un obiettivo che sarebbe possibile raggiungere non dopo qualche anno, ma ora. Questo attraverso il miglioramento delle pratiche quotidiane e delle tecnologie già esistenti”.

Il team di esperti, coordinato da Julian Allwood (www.cei.cam.ac.uk/directory/jma42@cam.ac.uk), ha posto in evidenza una serie di buone prassi, come ad esempio: le modifiche agli edifici già esistenti attraverso un maggiore isolamento delle pareti, che porterebbe il fabbisogno energetico dell’edificio stesso a meno di 15 kilowattora per metro quadro annuo. Ridurre il peso delle automobili al di sotto dei 300 Kg, diminuirebbe di molto le emissioni inquinanti prodotte dal veicolo stesso. Cucinare con i coperchi sulle pentole, ridurre le temperature per i lavaggi della lavatrice e abbassare di qualche grado il riscaldamento della propria abitazione.

“Già nel novembre 2009 – precisa Natale – l’Amministrazione Stante ha impostato le linee guida per il Piano Energetico Comunale che adesso stiamo sviluppando con Alesa e la Provincia di Chieti, all’interno del Patto dei Sindaci. Puntiamo sull’efficienza energetica mettendo a norma gli impianti di illuminazione pubblica e riducendo i consumi, intervenendo sugli edifici comunali e sul fotovoltaico sui tetti e realizzando pensiline ombreggianti con le somme risparmiate dagli interventi di efficientamento”.

“Importantissimo è coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza, cosa che - conclude Natale – non facciamo solo con la partecipazione a queste campagne di sensibilizzazione, che sono un atto dovuto, ma anche nel Forum Ambiente, durante tutto l’anno e Venerdì mattina – chiosa Natale - verrò a lavoro in bicicletta per dare il buon esempio”.

martedì 8 febbraio 2011

Riserva Naturale Regionale “San Giovanni in Venere”: Approvato il Piano di Gestione 2011

FOSSACESIA – Continua l’impegno della Giunta Stante per la tutela e la valorizzazione delle aree di pregio del territorio di Fossacesia. Approvato oggi, durante la riunione della Giunta Comunale, il Piano di Gestione 2011 della Riserva Naturale Regionale "San Giovanni in Venere".

“Abbiamo fatto un altro passo in avanti per l’attivazione della Riserva Naturale Regionale “San Giovanni in Venere” – afferma l’Assessore all’Ambiente, Andrea Natale (PRC-FDS) – “Dopo la definizione del Piano d’Azione, il 30 dicembre 2010, con questo atto poniamo le basi per sviluppare le azioni necessarie ad attuare la tutela delle specie presenti nei 52 ettari della Riserva e iniziare a promuovere progetti e accordi per un turismo più rispettoso dell’ambiente che veda come protagonisti i nostri operatori turistici e gli imprenditori agricoli”.

La L.R. n°5/2007 ha individuato il Sistema di Aree Protette della Costa Teatina che alle già esistenti Riserve di Torino di Sangro e Vasto aggiungeva la Riserva di “Grotta delle Farfalle”, nei Comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chetino, le Riserva di “Punta dell’Acquabella” e “Ripari di Giobbe” nel Comune di Ortona, la Riserva “Marina di Vasto” nel Comune di Vasto e per ultima la Riserva/Sito di “San Giovanni in Venere” (vedi art.4, comma 3 della L.R. n°5/2007http://www.consiglio.regione.abruzzo.it/leggi_tv/abruzzo_lr/2007/lr07005.htm#_Toc164659469).

“La nostra Riserva – continua Natale – è stata definita la Riserva DIMENTICATA. Nata in Consiglio Regionale, durante la discussione della l.r. n. 5 del 2007, è Riserva Regionale a tutti gli effetti, anche se non figura negli elenchi regionali. Ci siamo confrontati con tecnici ed esperti nazionali ed internazionali che hanno convenuto con noi su questo. Ne è testimonianza anche l’accettazione da parte della Rete Adriatica della Aree Protette (AdriaPAN – vedi http://triviadicerrano.blogspot.com/) come membro effettivo”.

“Consapevoli delle potenzialità di sviluppo di un’altra economia – aggiunge Natale – nel Piano di Gestione sono previste, oltre al Piano di Assetto Naturalistico, strutture per migliorarne la fruizione e la tutela e progetti come la Carta degli Impegni, rivolta agli operatori commerciali, bar, ristoranti, agriturismi, pizzerie, balneatori, con la quale gli stessi si impegnano a rispettare alcune condizioni sviluppate in un regolamento, che mirano alla “sostenibilità generale” della loro attività, al fine di efficentare la loro impresa con i vantaggi di economicità, rispetto dell’ambiente (riduzione della loro impronta ecologica), vantaggio pubblicitario verso i loro clienti. Ci attiveremo – precisa ancora Natale – affinché la Riserva serva per presentare anche buone pratiche relative alle specificità e per introdurre modalità di miglioramento delle strutture edilizie coinvolte”.

“La Riserva – spiega Natale– spero sia l’antipasto che serva a far capire quanto potrebbe fare il Parco Nazionale per le nostre Comunità. C’è timore che nasce dalla non conoscenza, timore alimentato ad arte da chi il Parco non lo vuole. Un Parco, un’area protetta, in generale sulla carta porta solo vantaggi. Deve essere progettato, attuato e gestito con grano salis e da persone esperte. Paragoniamolo ad una casa: – conclude Natale – Se nel progettare trascuriamo qualcosa, se nel realizzarlo scegliamo un Direttore dei lavori e dei muratori che non sono capaci, è probabile che la casa non sia abitabile, crolli, o abbia problemi di dispersione di calore o necessità di continui interventi di manutenzione. Non volere il Parco - chiosa Natale - perché si vedono solo i problemi, è come non voler costruire casa perché si ha paura che non sia abitabile, che crolli o abbia problemi o costi eccessivi di gestione! Sia per la casa che per il Parco l’importante è affidarsi a persone esperte, capaci e professionali”.

Dobbiamo attivarci affinchè il Parco diventi realtà non possiamo far passare il tempo senza discutere. Ognuno si assuma le proprie responsabilità e si venga a confrontare pubblicamente, la progettazione e la attuazione, sentiti i cittadini e le associaizoni, sia data a persone qualificate, ma è necessario che la politica, gli amministratori, decidano!
FINIAMOLA CON I "NI"!
FINIAMOLA DI PRENDERE IN GIRO I CITTADINI!
CHI NON E' IN GRADO DI GESTIRE QUESTI PROCESSI E PRENDERE QUESTE DECISIONI DEVE ANDARE A CASA!

lunedì 31 gennaio 2011

Al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Val di Sangro: LA CITTA' DI FOSSACESIA PARTECIPA UFFICIALMENTE ALLO SCIOPERO DEL 28.01.2011

La Mozione presentata il 25 gennaio dall'Assessore Andrea Rosario Natale e dalla Capogruppo di Fossacesia-Città Attiva, Lara Polsoni, di cui è possibile leggere di seguito il testo approvato, è PASSATA all'UNANIMITA' durante l'ultimo Consiglio Comunale di Fossacesia lo scorso 27 gennaio 2011.
In forza della Mozione la Città di Fossacesia è stata presente alla Manifestazione di Lanciano al fianco dei lavoratori il 28 gennaio allo sciopero dei Metalmeccanici indetto dalla FIOM-CIGL.

"E' una piccola-grande vittoria - inizia l'Assessore Natale (PRC-FDS) - ma non per noi, in primis lo è per le lavoratrici ed i lavoratori di Fossacesia e della Val di Sangro".
"Abbiamo presentato la mozione - prosegue Natale, cofirmatario insieme al Capogruppo Lara Polsoni - per dare voce alle preoccupazioni di chi lavora in Sevel ed accendere una luce su un potenziale rischio che incombe su tutta la Val di Sangro. Esiste la seria possibilità che nel 2014 la Sevel chiuda e questa cosa sembra preoccupare solamente i lavoratori e alcuni sindacati e i partiti di Sinistra. Non vedo l'attenzione necessaria, sopratutto da parte del Presidente Chiodi. Per non parlare del Governo e del Ministro Romani che sono impegnati in altre questioni in questo momento".
"In Italia ed in Abruzzo la necessità è rimettere il lavoro al centro del dibattito politico e l'uomo al centro delle scelte che si fanno nei singoli stabilimenti e nelle politiche di sviluppo dei territori - continua Natale - Non possiamo pensare di competere con Cina e India sul costo del lavoro, dobbiamo puntare a produzioni eco-efficienti, a fare innovazione tecnologica, investendo in ricerca e defiscalizzando gli investimenti delle imprese nella ricerca. Nel 1973 la Fiat aveva pensato al TOTEM (Total Energy Module) un cogeneratore che era in grado di generare calore ed energia elettrica ottimizzando il rendimento. Con 15 kW, la potenza elettrica generata da un singolo modulo poteva bastare a soddisfare il fabbisogno medio di 5-10 appartamenti, mentre con il calore di 33.500 chilocalorie/h sviluppato dal sistema si potevano riscaldare un paio di appartamenti. La FIAT produsse il TOTEM in piccole quantità fino al 1985. Oggi il TOTEM avrebbe consentito, ulteriormente sviluppato, di convertire molti stabilimenti e di non chiuderne nessuno! Oggi invece è in Germania- aggiunge Natale - che strutture analoghe al TOTEM, con taglie che vanno da 2kW a 100kW, vengono utilizzate in svariate realtà, dai piccoli appartamenti alle fabbriche di una certa dimensione. Nel 2009 c'è stato un accordo, tra la compagnia energetica Lichtblick e l'azienda costruttrice di automobili Volkswagen, per poter sviluppare il progetto Ecoblue che prevedeva l'installazione per il 2010, nella sola città di Amburgo, di circa 100.000 impianti di cogenerazione collegati ad internet e collegati alla rete di distribuzione elettrica in modo da avere tantissime minicentrali che possono immettere a richiesta l'energia elettrica necessaria, avendo la possibilità di accendere queste microcentrali in pochi secondi, rispetto alle 6 ore di accensione di una centrale termoelettrica o alla continua accensione di una centarle nucleare. Perchè la FIAT ha abbandonato il TOTEM? Perchè Fiat ed ENEL non pensano a queste tipologie di collaboraizonie invece di investire in tecnologie ormai superate, obsolete, inquinanti e destinate a scomparire come i SUV e il nucleare? Perchè Marchionne non punta a proggettualità di questa innovazione? - chiede Natale".

"E' troppo facile fare i manager tagliando sul costo della manodopera! La politica deve stare vicino agli operai e rendere possibili e praticabili, insieme alle aziende, percorsi che stimolino l'innovazione, la riduzione dei costi energetici, il miglioramento della mobilità, dell'intermodalità - conlude Natale - così da difendere la dignità dei lavoratori, far crescere le imprese ed il benessere, tenendo a casa i giovani ricercatori che sono costretti oggi ad andare all'estero e facendo si anche che l'impatto sul nosto Pianeta Terra diminuisca".
DI SEGUITO SI RIPORTA IL TESTO DELLA MOZIONE APPROVATA ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO COMUNALE DI FOSSACESIA NELLA SEDUTA DEL 27.01.2011:
Oggetto: Situazione Lavorativa in Val di Sangro – Stabilimento SEVEL di Atessa: Impegno a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori
PREMESSO che dal 2008 al 2010 è sensibilmente calata la produttività di praticamente tutte le aziende della Val di Sangro e che per la Sevel si è passati, per esempio, da 3.600.000.000 di euro di fatturato del 2008 (pari a 258mila furgoni prodotti), a 1.600.000.000 di euro nel 2009 (120mila furgoni prodotti) e che anche se per il 2010 la produzione è di nuovo aumentata (190.000 furgoni prodotti) a questo non è corrisposto certo il superamento della crisi.
VISTO che per lo stabilimento Sevel di Atessa, dal 2008, la crisi produttiva e occupazionale ha comportato la riduzione da 7mila a 5.700 lavoratori impiegati.
CONSIDERATO che nonostante a partire dal 2010 si sia registrata una seppur lenta ripresa della produttività a questo non è corrisposto, però, una ripresa occupazionale ed una ripresa delle assunzioni, peggiorando nei fatti le condizioni degli operai, mentre i precari sono mandati a casa.
PRESO ATTO che anche la Honda ha perso una importante fetta di forza lavoro – circa 500 operai – e non sono da meno le perdite registrate da tutte le fabbriche degli indotti Sevel e Honda della Val di Sangro – Honeywell, Pierburg, San Marco, ecc. - che hanno perso complessivamente circa 300 operai e che secondo i dati della Cgil, in generale, saranno ben 3.000 i precari che non rientreranno nelle fabbriche della Val di Sangro neppure nel 2011.
EVIDENZIATO che diversamente da quanto successo nel 2010, anno in cui circa 90 aziende (in tutta la provincia di Chieti) hanno infatti avviato procedure di mobilità e circa mille lavoratori sono stati ‘agganciati’ alla pensione con una azione palliativa, nel 2011, invece, scadrà in molte fabbriche il ricorso alla cassa integrazione.
APPRESO dalla stampa che durante le trattative per Mirafiori, lo scorso dicembre 2010, l’amministratore delegato Marchionne avrebbe ammesso che l'accordo firmato 32 anni fa tra Fiat e Psa (il gruppo Peugeot-Citroen), che diede vita alla Sevel di Atessa, finirà nel 2014.
PRESO ATTO che lo scorso 18 gennaio 2011 a Valencienne in Francia vi è stato, presso la sede della Confederation generale du travail, il sindacato generale francese, un incontro per discutere in merito alla situazione del Gruppo ed in particolare della Sevel Nord, cioè lo stabilimento gemello della Sevel di Val di Sangro che, come quest’ultimo, rischia la chiusura.

TENUTO CONTO che l'eventuale chiusura della stabilimento SEVEL di Atessa porterebbe alla perdita di oltre settemila dipendenti (tra Sevel e indotto), al crollo economico e sociale della Val di Sangro, incidendo in modo importante anche sul benessere della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo.
RICORDATO che per giovedì 28 gennaio 2011 è stato proclamato lo sciopero generale dei metalmeccanici, allargato anche al mondo della scuola, dell'Università e dei precari in genere e che Lanciano ospiterà la manifestazione regionale della Fiom Cgil.
IL CONSIGLIO COMUNALE:
1. IMPEGNA la città di Fossacesia, per mezzo del Sindaco e del Consiglio Comunale in primis, ad intraprendere ogni utile iniziative per tutelare, proteggere e salvaguardare i posti di lavoro in Val di Sangro prevenendo e scongiurando l'idea di chiudere lo stabilimento SEVEL nel 2014;
1. CHIEDE, alle istituzioni e tutti gli enti preposti, il coinvolgimento dei comuni nei procedimenti decisionali al fine di poter apportare un necessario contributo; chiedendo altresì di fornire costante e attenta informazione a tutti i sindacati e a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori su qualsiasi vicenda connessa ai fatti sopra evidenziati;
1. INVITA le autorità competenti sovracomunali, in primis Governo e Regione Abruzzo ad impedire la chiusura e/o la delocalizzazione dello stabilimento SEVEL di Atessa e degli altri insediamenti (Honda, Honeywell, Pierburg, San Marco, ecc.) presenti in Val di Sangro promuovendo politiche per migliorare l'infrastrutturazione della Zona Industriale e della Provincia di Chieti, sviluppare l'intermodalità dei trasporti, ridurre i costi energetici e promuovere la ricerca applicata per avere prodotti a sempre maggiore eco-efficienza e ad alto valore aggiunto, ponendo le imprese nella necessità di non competere sul costo del lavoro, rispettando di più anche l'ambiente naturale;
1. si RIVOLGE a tutte le forze politiche, associazionistiche e civili per una forte, unita e condivisa battaglia di difesa della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, dell'economia di un territorio e dei posti di lavoro nella Val di Sangro, in primis nello stabilimento della SEVEL di Atessa, ed in generale nella Regione Abruzzo ed in Italia;
1. ADERISCE alle motivazioni ed alla piattaforma che hanno portato allo sciopero generale indetto per il 28 gennaio 2011 in tutta Italia;
1. TRASMETTE copia del presente atto alla Presidenza del Consiglio, al Sottosegretario della Presidenza del Consiglio, al Ministro per le Attività Produttive, ai Parlamentari eletti nella circoscrizione Abruzzo, al Presidente della Regione Abruzzo, agli Assessori regionali di competenza, ai Presidenti delle Province abruzzesi e ai Sindaci dei comuni abruzzesi.
Nota bene:
• Proposta il 25.01.2011 con nota prot. n°1038 a firma dell’Assessore Andrea Rosario Natale (PRC-FDS) e del Capogruppo di Fossacesia-Città Attiva, Lara Polsoni.

mercoledì 26 gennaio 2011

Situazione Lavorativa in Val di Sangro – Stabilimento SEVEL di Atessa: Impegno a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori

Pubblichiamo il testo della mozione che sarà presentata domani 27 gennaio 2011 in Consiglio Comunale a Fossacesia.
I SOTTOSCRITTI:

PREMESSO che dal 2008 al 2010 è sensibilmente calata la produttività di praticamente tutte le aziende della Val di Sangro e che per la Sevel si è passati, per esempio, da 3.600.000.000 di euro di fatturato del 2008 (pari a 258mila furgoni prodotti), a 1.600.000.000 di euro nel 2009 (120mila furgoni prodotti) e che anche se per il 2010 la produzione è di nuovo aumentata (190.000 furgoni prodotti) a questo non è corrisposto certo il superamento della crisi.

VISTO che per lo stabilimento Sevel di Atessa, dal 2008, la crisi produttiva e occupazionale ha comportato la riduzione da 7mila a 5.700 lavoratori impiegati.

CONSIDERATO che nonostante a partire dal 2010 si sia registrata una seppur lenta ripresa della produttività a questo non è corrisposto, però, una ripresa occupazionale ed una ripresa delle assunzioni, peggiorando nei fatti le condizioni degli operai, mentre i precari sono mandati a casa.

PRESO ATTO che anche la Honda ha perso una importante fetta di forza lavoro – circa 500 operai – e non sono da meno le perdite registrate da tutte le fabbriche degli indotti Sevel e Honda della Val di Sangro – Honeywell, Pierburg, San Marco, ecc. - che hanno perso complessivamente circa 300 operai e che secondo i dati della Cgil, in generale, saranno ben 3.000 i precari che non rientreranno nelle fabbriche della Val di Sangro neppure nel 2011.

EVIDENZIATO che diversamente da quanto successo nel 2010, anno in cui circa 90 aziende (in tutta la provincia di Chieti) hanno infatti avviato procedure di mobilità e circa mille lavoratori sono stati ‘agganciati’ alla pensione con una azione palliativa, nel 2011, invece, scadrà in molte fabbriche il ricorso alla cassa integrazione.

VISTA la scelta compiuta dal Gruppo Fiat alle Carrozzerie di Mirafiori e nello stabilimento di Pomigliano D’Arco che porterà ad un peggiorano le condizioni di lavoro, di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro, riducendo le pause sulle linee di montaggio, assumendo la nuova metrica del lavoro Ergouas quale metodo indiscutibile e immodificabile, aumentando gli orari di lavoro e lo straordinario obbligatorio, derogando dalle leggi e dal Ccnl, aumentando le saturazioni dei tempi di lavoro e lo sfruttamento oltre introdurre sanzioni e penalizzazioni che permettono all'azienda di non retribuire i primi giorni di malattia e di impedire il diritto di sciopero fino alla licenziabilità del dipendente.

APPRESO dalla stampa che durante le trattative per Mirafiori, lo scorso dicembre 2010, l’amministratore delegato Marchionne avrebbe ammesso che l'accordo firmato 32 anni fa tra Fiat e Psa (il gruppo Peugeot-Citroen), che diede vita alla Sevel di Atessa, finirà nel 2014.

PRESO ATTO che lo scorso 18 gennaio 2011 a Valencienne in Francia vi è stato, presso la sede della Confederation generale du travail, il sindacato generale francese, un incontro per discutere in merito alla situazione del Gruppo ed in particolare della Sevel Nord, cioè lo stabilimento gemello della Sevel di Val di Sangro che, come quest’ultimo, rischia la chiusura.

TENUTO CONTO che l'eventuale chiusura della stabilimento SEVEL di Atessa porterebbe alla perdita di oltre settemila dipendenti (tra Sevel e indotto), al crollo economico e sociale della Val di Sangro, incidendo in modo importante anche sul benessere della Provincia di Chieti e della Regione Abruzzo.

RICORDATO che per giovedì 28 gennaio 2011 è stato proclamato lo sciopero generale dei metalmeccanici, allargato anche al mondo della scuola, dell'Università e dei precari in genere e che Lanciano ospiterà la manifestazione regionale della Fiom Cgil.

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1. di IMPEGNARE la città di Fossacesia, per mezzo del Sindaco e del Consiglio Comunale in primis, ad intraprendere ogni utile iniziative per tutelare, proteggere e salvaguardare i posti di lavoro in Val di Sangro prevenendo e scongiurando l'idea di chiudere lo stabilimento SEVEL nel 2014;

2. di CHIEDERE, alle istituzioni e tutti gli enti preposti, il coinvolgimento dei comuni nei procedimenti decisionali al fine di poter apportare un necessario contributo; chiedendo altresì di fornire costante e attenta informazione a tutti i sindacati e a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori su qualsiasi vicenda connessa ai fatti sopra evidenziati;

3. di INVITARE le autorità competenti sovracomunali, in primis Governo e Regione Abruzzo ad impedire la chiusura e/o la delocalizzazione dello stabilimento SEVEL di Atessa e degli altri insediamenti (Honda, Honeywell, Pierburg, San Marco, ecc.) presenti in Val di Sangro promuovendo politiche per migliorare l'infrastrutturazione della Zona Industriale e della Provincia di Chieti, sviluppare l'intermodalità dei trasporti, ridurre i costi energetici e promuovere la ricerca applicata per avere prodotti a sempre maggiore eco-efficienza e ad alto valore aggiunto, ponendo le imprese nella necessità di non competere sul costo del lavoro, rispettando di più anche l'ambiente naturale;

4. di RIVOLGERSI a tutte le forze politiche, associazionistiche e civili per una forte, unita e condivisa battaglia di difesa della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, dell'economia di un territorio e dei posti di lavoro nella Val di Sangro, in primis nello stabilimento della SEVEL di Atessa, ed in generale nella Regione Abruzzo ed in Italia;

5. di ADERIRE alle motivazioni ed alla piattaforma che hanno portato allo sciopero generale indetto per il 28 gennaio 2011 in tutta Italia;

6. di TRASMETTERE copia del presente atto alla Presidenza del Consiglio, al Sottosegretario della Presidenza del Consiglio, al Ministro per le Attività Produttive, ai Parlamentari eletti nella circoscrizione Abruzzo, al Presidente della Regione Abruzzo, agli Assessori regionali di competenza, ai Presidenti delle Province abruzzesi e ai Sindaci dei comuni abruzzesi.

I SOTTOSCRITTI

F.to Andrea Rosario NATALE F.to Lara POLSONI

Venerdì 28 gennaio a Lanciano è indetta una manifestazione in occasione dello sciopero generale della Fiom. Il raduno è previsto alle ore 9 a Piazzale Cuonzo.

27 Gennaio 2011 Giornata della Memoria



L’Amministrazione Comunale di Fossacesia, in occasione della Giornata della Memoria istituita con Legge N. n. 211 del 20/07/2000 in commemorazione delle vittime del nazismo, del fascismo e dell'Olocausto intende promuovere iniziative che favoriscano la conoscenza e l’approfondimento di una delle pagine più tragiche nella storia dell’umanità. Ciò è auspicabile soprattutto da parte delle generazioni più giovani, per stimolare la riflessione su quanto accaduto e sulla necessità di impegnarsi nel presente, affinché simili delitti nei confronti di minoranze etniche, religiose, ma anche nei confronti di quanti possano essere considerati “diversi” per condizioni fisiche, psicologiche, sociali o culturali, non abbiano a ripetersi.
Nel corso della mattinata del 27 gennaio 2011 presso il teatro Comunale è dunque prevista una manifestazione che coinvolgerà gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Fossacesia e si svolgerà con il seguente programma:
- ore 10,00 Saluto del Sindaco;
- ore 10,15 Spettacolo “Se questo è un uomo” (letture scelte dall’opera di P. Levi a cura dell’attore e regista Sandro Cianci – Piccolo teatro del Me-Ti di Paglieta)
Durante l’incontro sarà inoltre possibile visitare la mostra fotografica “Lo sterminio in Europa” a cura dell’ANPI – Associazione nazionale Partigiani d’Italia, allestita nello stesso locale.