lunedì 22 aprile 2013

Anch’ORA!

Giovani europei sulla Costa dei Trabocchi per un corso di formazione su sostenibilità e inclusione TORINO DI SANGRO – Per il quarto anno consecutivo l’Agenzia Nazionale per il Programma Gioventù in Azione da fiducia al Gruppo di lavoro costituito dal Circolo Territoriale dell’ARCI Chieti e dalle Riserve Regionali “Lecceta di Torino di Sangro” e “San Giovanni in Venere” approvando il Progetto “"Observe, Rethink, Act: multimedia and sustainability for intercultural dialogue and inclusion of marginalised young people"! 32 partecipanti, 10 partner, 9 le nazioni europee coinvolte oltre all'Italia: Bulgaria (Center for Sustainable Civil Society), Bosnia Herzegovina (Centre for Environment), Croazia (Sabirni Centar), Francia (Les Francas), Germania (Roter Baum), Inghilterra (Middle Wood Trust), Macedonia (Civil Association Initiative of umployed Intelectuals), Romania (Agenda 21) e Serbia (Elektrika). “Saranno tre i workshop in programma – precisa Giorgio Micoli, Arci Chieti – video e grafica, educazione nutrizionale ed educazione ambientale, animati da un team di facilitatori internazionali che utilizzeranno i metodi dell'educazione informale. Sarà così possibile – continua Micoli – per i partecipanti acquisire competenze e conoscenze sull'utilizzo dei multimedia e sulle tematiche legate alla sostenibilità applicata che diventano strumenti di inclusione giovanile e promozione del dialogo interculturale”. Teatro dei lavori, dal 25 maggio al 3 Giugno, saranno le due Riserve Regionali della Costa dei Trabocchi, la Lecceta di Torino di Sangro e la così detta Riserva “dimenticata” di San Giovanni in Venere a Fossacesia. “ORA è un “Laboratorio del fare”, la cui bontà è certificata dalla longevità della durata – esordisce Andrea Natale, Direttore della Lecceta di Torino di Sangro – ha fatto crescere i ragazzi che in questi 4 anni hanno partecipato ai suoi momenti formativi, facendo conoscere le diverse opzioni nell'ambito dei così detti “Lavori verdi”, oltre ad arricchire noi e far conoscere le nostre realtà locali in Europa. La sfida adesso – conclude Natale – è quella di strutturare questo Laboratorio in modo permanente mettendo a frutto l'esperienza, le relazioni con tutti i partner coinvolti e le capacità maturate, per incidere ancora di più, contribuendo al cambiamento di paradigma necessario per uscire dalla crisi che stiamo vivendo”.