domenica 20 giugno 2010

Primo incontro di coordinamento - Parco Nazionale della Costa Teatina




Clicca sui link per scaricare ed ascoltare gli interventi con il tuo lettore MP3.
NOTA: I file sono scaricabili da MegaUpload. Per scaricare occorre inserire nel form il codice che vi appare sulla pagina. Chi non possiede un abbonamento può scaricare comunque (gratuitamente) i files aspettando qualche secondo (c'è un contatore sulla destra).
1) Andrea Natale (Assessore all'Ambiente, Energia e Igiene Urbana - Comune di Fossacesia)
2) Angelo Di Matteo (Legambiente)
3) Fabrizia Arduini (WWF)
4) Giuseppe Sciubba (Pro Loco Fossacesia Marina)
5) Luigi Ferretti
6) Ines Palena (WWF)
7) Emilio Pio Caravaggio (PD)
8) Luzio Nelli
9) Michele Celenza (Porta Nuova)
10) Antonio D'Angiò (Operatore Turistico)
11) Alessio Di Florio (WWF - Abruzzo Social Forum)
12) Alessia Felizzi
13) Conclusioni
A breve verrà pubblicato un breve resoconto dell'incontro.

domenica 13 giugno 2010

TORNA “CASABLANCA”


Nelle scorse settimane è tornata (per adesso soltanto online) la rivista siciliana Casablanca, fondata alcuni anni fa dai giornalisti Graziella Proto e Riccardo Orioles e interrotta per problemi economici. Graziella e Riccardo negli Anni Ottanta hanno partecipato all'esperienza de I Siciliani di Pippo Fava. Casablanca, oltre vent'anni dopo si pone l'obiettivo di riannodare i fili dell'impegno civile e della denuncia antimafia de I Siciliani. Riparte oggi con maggior entusiasmo e indignazione sociale della prima volta. E' possibile leggere i primi due numeri del "ritrovato" Casablanca sul sito http://www.lesiciliane.org/casablanca
[Alessio]

PIÙ LENTO, PIÙ PROFONDO, PIÙ DOLCE. ALEXANDER LANGER PORTATORE DI SPERANZA


“Se avessi di fronte a me un uditorio di ragazze e ragazzi, non esiterei a mostrar loro com’è stata bella, com’è stata invidiabilmente ricca di viaggi, di incontri, di conoscenze, di imprese, di lingue parlate e ascoltate, di amore la vita di Alexander. Che stampino pure il suo viso serio e gentile sulle loro magliette. Che vadano incontro agli altri con il suo passo leggero e voglia il cielo che non perdano la speranza.” (Adriano Sofri)


Alexander Langer è stato un politico che ha avuto il coraggio di guardare alla presenza umana sulla terra, e alla convivenza fra persone e genti diverse, con una intelligenza profonda e una generosità di sentimenti che lo ha portato a prodigarsi ovunque l'umanità era minacciata dall’odio e dalla brutalità delle guerre, lì dove la storia umana è arrivata sull’orlo della sua distruzione, delle sue risorse naturali e della sua bellezza.
Ormai vent'anni fa già s'interrogava sui limiti di uno stile di vita che punta ad uno sviluppo infinito e all'immensa predazione delle risorse della Terra. Parole che oggi, nel pieno di una crisi economica, sociale, culturale i cui costi stanno gravando ancora una volta sugli impoveriti e gli oppressi del Nord e del Sud del Mondo, appaiono incredibilmente profetiche. Alla violenza di una vita sempre più frenetica propose, nel testo scritto per i Colloqui di Dobbiamo del settembre 1994("La conversione ecologica potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile"), di contrapporre un cambiamento radicale e totale che sintetizzò nel rovesciamento del motto olimpico, "lentius, profundius, suavius" (più lento, più profondo, più dolce") e non più "citius, altius, fortius" (più veloce, più alto, più forte).
Ha vissuto in prima persona la tragedia dei Balcani, cercando fino all'ultimo di fermare la disumana macchina della morte. Aveva preso particolarmente a cuore le sorti di Tùzla, l'enclave multietnica che tanto gli ricordava il "laboratorio di convivenza" del suo SudTirolo. Stava impegnando tutte le sue energie per tentare di fermare l'assedio della città quando, il 25 maggio 1995, una granata in pieno centro uccise 71 ragazzi. Stavano festeggiando la maturità. Un'intera generazione fu cancellata. Duro come un macigno, nei giorni successivi, arrivò il telegramma del sindaco della città, "Questi morti sono tuoi". Viaggiatore inquieto, ha donato tutto sé stesso all'umanità sofferente e oppressa, caricandosi i pesi e i dolori che incontrava con un amore così immenso da non averne più trovato per lui. Rimanendo spesso solo, incompreso anche da chi poteva, e doveva, restargli vicino.
Il caricarsi i pesi del prossimo, per allievare le sue sofferenze e curare le sue ferite, l'essere portatori di speranza (come Alexander stesso si definì) e di amore, può portare a spingersi troppo avanti. Può condurre nel deserto, dove gli uomini non si amano e non parlano. Dove i pesi diventano eccessivi. Lo scrisse lui stesso nell'ottobre 1992, in ricordo dell'amica Petra Kelly, riferendosi al dramma dei "portatori di speranza" che si ritrovano "“troppo grande... il carico di amore per l’umanità e di amori umani che si intrecciano e non si risolvono”. E i pesi, quel drammatico 3 luglio di quattordici anni fa, sono "diventati insostenibili", soffocando il suo animo. Ci ha lasciato nella maniera più crudele e disperata, creando un vuoto, un cratere immenso, uno squarcio che mai si colmerà. Un dolore che interroga e che non sarà mai possibile lenire. "Continuate in ciò che è giusto" è un lascito per ognuno di noi, per tutti coloro che si sono accostati alla sua esperienza e ad una preziosa eredità che è una bussola preziosa per solcare le acque turbolenti del presente.

Chi è Alexander Langer

Alexander Langer, nato nel 1946 a Sterzing/Vipiteno (Bz), è vissuto principalmente tra Bolzano, Firenze e Strasburgo negli ultimi anni (dove è stato parlamentare europeo per i Verdi, di cui è stato tra i principali promotori in Italia). Insegnante, giornalista e traduttore, ha sostenuto e animato moltissimi movimenti ed iniziative pacifiste, ecologiste e di solidarietà internazionale. Tra le principali possiamo ricordare il Movimento Nonviolento, la "Campagna Nord-Sud", la "Fiera delle utopie concrete per la conversione ecologica" di Città di Castello, "SOS-Transit", "Pro vita alpina", l'Associazione per la Pace, Helsinki Citizens' Assembly e il Forum di Verona per la pace e la riconciliazione nell'ex Jugoslavia. Il 3 luglio 1995 si è tolto la vita a Pian dei Giullari, vicino Firenze, lasciando nella disperazione e nello sconcerto tutti coloro che l'hanno conosciuto e ne hanno apprezzato l'impegno e lo spessore umano.

Per conoscere gli scritti e le riflessioni di Alexander Langer:
http://www.alexanderlanger.org
http://www.nonviolenti.org
http://web.peacelink.it/langerit.html
[Alessio]

lunedì 7 giugno 2010

VogliAMO il Parco!



Veniamo quotidianamente bombardati, fin dalla tenera età, da televisione, giornali e radio da pubblicità che ci invitano ad acquistare. Tanti si ricorderanno anche la pubblicità “L’economia gira con te” dove c’era un Signore allegro che andava in giro a fare compere e tutti erano contenti e gli dicevano “grazie!”.
In parte è vero, se non si compra l’economia ne risente. Noi facciamo delle lotte affinché, giustamente si difenda il “potere d’acquisto”. Ma la domanda che vi faccio è: cosa compriamo? Ciò che compriamo ci “serve” davvero? Quanto dura ciò che compriamo? Se si rompe lo dobbiamo sostituire o si può riparare?
Noi veniamo indotti a comprare cose che non ci servono veramente e a sostituire cose che funzionano ancora per seguire “la moda”. Molti degli oggetti che compriamo sono progettati per “durare poco”, per non potersi riparare e la maggior parte per non poter essere smontati nelle loro componenti ed essere riutilizzati per la produzione di altri beni. Quello che non si può utilizzare più diventa rifiuto e lo buttiamo via. Per produrre gli oggetti che utilizziamo abbiamo bisogno di energia che per buona parte viene prodotta bruciando petrolio o gas naturale. La nostra economia è fondata per buona parte sul consumo di beni così concepiti.
Più si consuma, più si produce. Ma più si consuma più rifiuti si generano, più energia è necessaria, più petrolio, gas e uranio si utilizzano, si riducono le scorte, aumentano le emissioni di gas climalteranti, aumentano i prezzi delle fonti energetiche, aumentano i prezzi dei carburanti, aumentano i prezzi di beni e servizi, aumenta il costo del lavoro, aumentano le ore che ognuno di noi deve lavorare, aumenta l’inquinamento, aumenta il consumo di territorio, aumenta l’isolamento e l’alienazione, diminuiscono gli incontri tra le persone, la socializzazione, il tempo che dedichiamo agli affetti e a noi stessi.
Dove vogliamo andare? Cosa succederà quando il petrolio, il gas, l’uranio, il carbone finiranno o non saranno più socialmente, ambientalmente o economicamente sfruttabili, se nel frattempo non avremmo fissato e pensato un futuro diverso programmando la transizione verso un futuro senza fonti energetiche che sono finite e non rinnovabili?
Passare da un sistema all’altro non è semplice, ma oltre che possibile è NECESSARIO. Chi pensate pagherà la crisi che avremo quando il petrolio arriverà a 1.000€ al barile se non sarà già avviata la transizione? La pagherà e in modo ancora più pesante e duro chi la sta pagando oggi. Questa crisi non è sintomo che il sistema economico è da ri-Pensare e cambiare?
Dobbiamo smettere di parlare di sviluppo e crescita infinita e pensare invece al BENESSERE DUREVOLE all’equità sociale.
La lotta contro l’estrazione degli idrocarburi in Abruzzo va in questo senso, siamo contrari perché pensiamo ad un’ALTRA economia per la nostra Regione: Agro-alimentare di qualità (vino e olio, ma non solo), la ristorazione, il turismo in generale, l’agricoltura, attività che devono avere come obiettivo la qualità e come binari entro cui viaggiare la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Avviamo nuove produzioni industriali e riconvertiamo le fabbriche presenti in Abruzzo alle tecnologie per la “conversione ecologica”: produzione di pannelli fotovoltaici e della componentistica legata, di cogeneratori (la FIAT nel 1975 aveva il progetto TOTEM, ma non ci ha creduto. Adesso in Germania lo sviluppa la Volkswagen), produciamo la tecnologia per l’eolico, per l’idroelettrico, per ottimizzare i consumi energetici.
Ci vantiamo di essere la Regione dei Parchi, ma non investiamo in Aree Protette, anzi le vediamo come un “vincolo”. Ci opponiamo o prendiamo tempo per istituirne di nuove, bravi sindaci. Uno studio della Rete Regionale delle Riserve del 2005 evidenziò che 1€ investito ne generava 40! Trovatemi un altro settore dove si ha questo valore moltiplicatore.
Il 10 maggio è ripartito l’iter per arrivare al Parco Nazionale della Costa Teatina, sono 13 anni che aspettiamo. Qualche Sindaco è contrario al Parco, altri sono tiepidi e vedono problemi che non esistono. Nel frattempo è stato mangiato territorio, disperso patrimonio, perse risorse economiche europee e fondi che i Parchi intercettano, in più sono arrivate le trivelle dei petrolieri a minaccare le nostre coste. I cittadini vogliono il Parco Nazionale della Costa Teatina, il gruppo di Facebook da noi aperto l’11 maggio in 20 giorni ha superato i 4.000 iscritti. Lo vogliono gli abruzzesi che erano il 18 aprile a San Vito Chietino e il 30 maggio a Lanciano, per dire NO all’Abruzzo Regione Nera, sporcata dagli idrocarburi e dire SI ad un altro futuro.
Un futuro POSSIBILE e NECESSARIO che punta sulle nostre risorse naturali, storiche, culturali, sui nostri prodotti tipici, sulle tecnologie pulite, sulla “conversione ecologica” del nostro sistema di produzione e consumo.
Noi lo VogliAMO con FORZA e faremo la nostra parte. Per il 20 Giugno stiamo organizzando a Fossacesia un incontro per far nascere il Comitato Pro Parco e a luglio una grande festa con Maria Rita D’Orsogna per far capire a chi ci amministra che non siamo più disposti ad aspettare. RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO FUTURO! [baffo]

Importante seminario sul nucleare a Chieti

MERCOLEDÌ 9 GIUGNO ore 17:00
Sala del Polo Tecnico della Provincia
Via Discesa delle Carceri – Chieti

Nucleare? Parliamone
Dibattito pubblico non ideologico
sull’utilità, sui rischi,
sulla convenienza e
sul rapporto costo/benifici

Intervengono
Giacomo Pisani
Docente di Fisica, componente della Consulta delle Associazioni

Francesco Stoppa
Docente di Geochimica, Università “G. d’Annunzio”

Vincenzo Ginefra
Capogruppo del PDL al Consiglio Comunale di Chieti

Antonio Gaspari
Direttore del Centro Studi di Scienze Ambientali e Biotecnologie
Università Europea di Roma

Conduce il giornalista
Luciano Di Tizio
componente della Consulta delle Associazioni

Sono stati invitati:
Enrico Di Giuseppantonio, Presidente della Provincia di Chieti
Umberto Di Primio, Sindaco di Chieti
Marcello Michetti, Presidente del Consiglio Comunale di Chieti
gli Assessori e tutti i Consiglieri del Comune di Chieti