mercoledì 24 febbraio 2010

20 marzo a Roma


Insieme per la ripubblicizzazione dell’Acqua, la tutela di Beni Comuni, della Biodiversità e del Clima, la Democrazia Partecipativa e l’autogoverno dei territori.

Sabato 20 marzo 2010 sarò a Roma per incontrare altri pezzi di quella “Comunità” che si sta ricostruendo per riprendersi gli spazi che pian piano ci hanno tolto e ci siamo fatti togliere.
Sarò in piazza a Roma, per far capire, al Governo e a chi vuole privatizzare/liberalizzare la gestione dell’acqua, che l’acqua è un BENE COMUNE e che non può essere sottoposto alle leggi del mercato, né come bene, né come gestione delle reti nelle quali passa per arrivare alle nostre case.
Perché l’acqua è un DIRITTO e come tale DEVE essere GARANTITO a TUTTI, non solo a chi può pagare le salate bollette della gestione privata.
Perché l’acqua, come l’aria, la biodiversità, il paesaggio sono beni da proteggere e da difendere e sui quali una Comunità misura il suo grado di Democrazia.
Sarò in piazza a Roma, per spiegare al Governo che non può continuare a limitare l’autonomia degli enti locali, sottraendogli poteri e risorse, cercando di diminuire gli spazi di controllo e di partecipazione dei cittadini nell’autogoverno dei territori che vivono.
Sarò in piazza sabato20 Marzo a Roma, spero con molte persone che vorranno venire con noi sul Pulman che stiamo organizzando, perché oggi abbiamo una grande responsabilità.
Abbiamo una grande responsabilità verso chi ha combattuto durante la seconda guerra mondiale per darci la libertà e la democrazia, verso chi ha combattuto dal ’68 in poi per darci i diritti civili e il benessere nel quale siamo cresciuti, abbiamo infine una grande responsabilità anche verso chi fra 15-20 anni sarà adulto.
L’Italia, compreso il territorio nel quale noi viviamo, in passato hanno espresso grandi valori e generato grandi battaglie, grandi lotte.
Negli ultimi trent’anni ci hanno addormentati, ci hanno diviso e ridotti ad una sommatoria di individualità, sgretolando quei legami che ci avevano resi una Comunità.
Dobbiamo svegliarci e caricarci di questa responsabilità, che non deve essere un peso, tessendo e ricreando le colleganze tra persone e tra le persone e i luoghi e le memorie per poter sperare di avere un futuro.
Dobbiamo rivedere, ripensare e cambiare il modello economico-sociale attuale per pensare di arrivare a livelli di benessere durevoli che diano il giusto valore alle cose, ai beni comuni, ai rapporti tra le persone, al lavoro, alla cultura, diventando una Comunità aperta su un Territorio aperto che si autogoverna nel rispetto reciproco, dell’altro da noi e dell’ambiente.

Per adesioni alla manifestazione del 20 marzo a Roma e per prenotare il posto sull’autobus manda una e-mail a cantiere.aperto@libero.it oppure a ar.natale@alice.it, posta su Facebook sulla pagina di CambiAmo Fossacesia o telefona al 339.1040613 (andrea).