Sono tre le questioni tralasciate dalla minoranza consiliare nella lettura dei dati forniti al Comune da parte del Settore Ambiente della Provincia di Chieti, in merito alla raccolta differenziata dei rifiuti per l’anno 2009: l’impianto Civeta andato in crisi e nel quale per mesi non è stato possibile conferire l’organico; la scelta di non raccattare le potature e il verde solo per aumentare la quantità di organico da smaltire (come fatto nel recente passato); l’impossibilità di spendere somme aggiuntive per potenziare ed integrare le carenze del servizio di smaltimento dei rifiuti.
«Mi spiace dover replicare nuovamente alle considerazioni della minoranza, che già quest’estate aveva tirato fuori quest’argomento», esordisce l’assessore all’Ambiente, Andrea Natale, «evidentemente si vogliono strumentalizzare le difficoltà raccontando verità parziali e utilizzando i numeri a supporto di una tesi. Anche sui dati potremmo discuterne poiché all’Ufficio Tecnico non risulta questo 40.3%. Il problema non si risolve semplicemente aumentando i cassonetti stradali, come sostiene la minoranza. Nei momenti di difficoltà, quando si potenziavano i cassonetti, si invitava di fatto a non fare la differenziata. E le difficoltà si superavano sborsando qualcosa in più. Ma», sottolinea Natale, «come si può pensare di potenziare un servizio quando non si può incrementare la spesa corrente? Il patto di stabilità ci ha impedito di aumentare la spesa non solo per i rifiuti, ma anche per altri settori. Non solo non è stato possibile spendere di più: per il rispetto del Patto abbiamo dovuto diminuire le spese e di conseguenza tutti i servizi ne hanno risentito».
«Nonostante la non felice situazione economica – continua Natale - siamo riusciti ad aggiungere il recupero degli olii vegetali alimentari esausti e abbiamo finalmente messo i contenitori per la differenziata anche in spiaggia (cosa che nonostante le tanto decantate bandiere blu non era stato ancora fatto).
Natale ricorda inoltre le lacune del servizio durante la precedente amministrazione: «Fu la giunta Di Giuseppantonio ad affidare la rivisitazione delle modalità del sistema e i tecnici incaricati ci hanno indicato le difficoltà e le carenze del precedente servizio di smaltimento rifiuti. Quindi, o i tecnici mentono e non era necessario affidare loro la revisione del sistema o qualcuno non dice la verità sulla “perfezione” del sistema e di come si faceva ad ottenere quei dati di differenziata. Reimpostare un sistema richiede tempo e non è facile quando le fondamenta non sono solide».
«Chiedo – continua Natale – come mai in questi 16 mesi, visto l’impegno che si dice sia stato profuso dalla precedente Amministrazione per formazione e comunicazione ambientale, non avendo cambiato noi il sistema di raccolta come mai ci sia stato il calo? Se i meccanismi della differenziata erano entrati nel sapere e nelle pratiche quotidiane dei miei concittadini non ci sarebbe dovuto essere il calo. Devo pensare che la formazione/comunicazione fatta non è stata efficace? Che il sistema attuale presenta delle carenze strutturali? O cosa? ».
Sul bando di gara per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, l’assessore precisa: «Le buste sono state aperte per verificare la validità delle offerte. Non c’è alcun mistero sulla procedura di affidamento, in particolare da parte mia c’è sempre stata la massima disponibilità. Non c’è nessun problema a fornire alla minoranza gli aggiornamenti che chiederà, anche al di fuori del consiglio comunale, magari all’interno del Forum Ambiente o nei modi e nelle forme che in altri ambiti sono stati utilizzati, come per la perimetrazione del Parco, impostando il rapporto sulla collaborazione. L’impegno dell’amministrazione Stante in campo rifiuti», conclude Natale, «è di progettare, insieme agli altri Comuni dell’Unione, una struttura intercomunale che possa renderci indipendenti e spendere meno mettendoci al riparo da eventuali altre chiusure di Civeta o degli altri due centri per l’organico in Abruzzo. Se andassero in crisi questi impianti, la differenziata andrebbe in discarica. Questo fa comodo ai pochi che fanno i soldi in base ai quintali di rifiuti che si conferiscono e che vogliono gli inceneritori/termovalorizzatori».
«Tutte le cose che ho detto sono supportate da delibere e documenti accessibili ai consiglieri di minoranza e ai giornalisti che vorranno approfondire la questione. Resto a disposizione per un confronto con la minoranza davanti a giornalisti e cittadini».
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Bravo,ASSESSORE, eloquente ed esaustivo.A questi "supponenti" oppositori bisogna ,ogni volta, chiudergli la bocca ,dimostrando loro che i fatti si dimostrano con i "Fatti" e non con le ricorrenti Fandonie buttate li ,così, tanto per fare "Fumo". Vai Andrea,continua così, la trasparenza non teme "Ombre".
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